Nel 2006 ha stregato l’Italia con la hit “You you you” e poi è un po’ uscito dalle scene italiane. Stiamo parlando di James Kakande che, undici anni dopo, torna alla ribalta con un lavoro discografico prezioso, frutto di un periodo di vita intenso e metabolizzato. Ecco il nuovo singolo “Three Chords and a Poem”, apripista del nuovo album “Electric Magnetic Love Thing” e, soprattutto, ecco l’intervista dell’artista di Manchester per i nostri lettori.
Dopo il successo di “You you you”, avrebbe senso tornare sulle scene dal passato. Tu invece, come Michael J. Fox, torni dal futuro con nuovi suoni. Sai viaggiare nel tempo?
Il passato di quella canzone è sempre con me. A volte è come se fosse la prima volta che la canto anche se è la milionesima volta che lo faccio. La musica, d’altronde, è la mia macchina del tempo. Grazie a lei mi emoziono e mi sposto a mio piacimento tra ricordi e fatti della vita.
No, non li ho mai incontrati. Hanno scritto delle canzoni fantastiche ma, sinceramente, non credo che vorrei stare in giro con quei fratelli. Sono un po’ troppo per me.
Domanda semplice… sono rosso.
Sì, esiste questa possibilità ma sono uno che pensa positivo. Lo so che c’è tanta brutta gente ma ci sono anche tante persone speciali che si rendono conto della bellezza del nostro pianeta. E’ una fonte di ispirazione e ti mette in contatto con tutto, anche con un figlio a cui vorresti lasciare un posto migliore.
Ah ah ah, questo proprio non lo so ma dico che, a volte, tre è il numero perfetto.
Ah ah, non lo so se sono pazzo. In questo lavoro ci sono molti sinth e tante cose che ho suonato io. E’ un mix di tante piccole storie che in realtà si legano tra loro cullate da una grande onda di suono che amo molto.
Ecco il video di “Tree Chords and a Poem” di James Kakande: