Le qualifiche sono state soltanto un’illusione: il Gran Premio di Russia rimane stregato per la Ferrari, confermandosi territorio Mercedes. La quarta edizione del GP di Sochi è ancora una volta nel segno di una “Freccia d’argento”, stavolta si tratta di quella guidata da un grande Valtteri Bottas. Prima vittoria in carriera per il finlandese: battute le “Rosse” di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Un risultato che comunque consente a Vettel di allungare in vetta al Mondiale piloti, alla luce dell’opaca prova di Lewis Hamilton. Il pilota britannico, mai protagonista, ha chiuso al quarto posto. L’amarezza per il Cavallino Rampante rimane tanta, soprattutto dopo la prima fila conquistata dopo tanto tempo nelle qualifiche in terra russa.
Applausi a Bottas. Il finlandese della Mercedes ha risposto alla grande alle recenti critiche. Per due GP consecutivi, la “seconda guida” della casa di Stoccarda, ha bastonato Hamilton in qualifica e oggi è andato addirittura a prendersi con merito la vittoria, grazie a una partenza al fulmicotone e a una forte resistenza nel finale di gara per tenere a bada il ritorno di Vettel dopo l’unico pit stop del GP. Per la Ferrari, il bicchiere è comunque mezzo pieno. La classifica iridata infatti è positiva e un altro passo in avanti importante in termini di prestazioni è stato compiuto, con una prima fila storica che mancava da 9 anni. Per il resto: quinto Verstappen, sesto Perez, settimo Ocon.
Il duello finale Bottas-Vettel. Al 38° giro piccolo errore del finlandese alla curva 13 e Vettel a soli tre secondi dalla Mercedes. Impressionante il recupero della Ferrari con la gomma supersoft: al 42° giro Seb si porta a un solo secondo e 4 decimi dalla Mercedes. Tutto pronto per l’attacco? Seb ci ha provato: ma tra doppiaggi e gestione di gara, Bottas non è stato mai a tiro di sorpasso. Curiosità finale: ennesimo flop per la McLaren di Fernando Alonso. Lo spagnolo si è ritirato già durante il giro di formazione. Un triste tramonto per il grande pilota iberico e per una scuderia gloriosa come la Mclaren. Intanto, il Mondiale 2017 si conferma bello ed equilibrato.