Matteo Salvini: “Il poster che avevo in camera a 15 anni? Quello di Non è la Rai. Ma avevo anche una foto di Franco Baresi”. Il leader della Lega ai microfoni di Radio Cusano nel corso di ECG, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, non si sottrae al gioco in voga in queste ore, anzi. 

MATTEO SALVINI E IL POSTER DI NON E’ LA RAI. ASCOLTA L’INTERVENTO INTEGRALE

Matteo Salvini e i poster che aveva in camera a 15 anni. Tra tutti, spiccava quello di Non è la Rai

“Avevo una foto di Franco Baresi e un poster di Non è la Rai. Non avevo Che Guevara e cose varie, calcio e ragazzi. Non è la Rai lo seguivo con entusiasmo”.

Poster di Non è la Rai a parte, ovviamente Matteo Salvini ha parlato anche di politica. Su Renzi

“Ha dichiarato che dopo la sconfitta referendaria del 4 aprile io e Landini gli abbiamo fatto le telefonate più belle?Mi fa piacere. Cosa gli ho detto? Rimane tra noi. Io non lo sopporto, è una dimostrazione di arroganza, falsità, presunzione e distanza dalla vita reale. Però in un momento di difficoltà supero anche le divisioni politiche. Quello che gli ho detto, comunque, rimane tra noi. Odio quelli che ti sono vicini quando tutto va bene e ti voltano le spalle quando tutto va male”.

Scatenato Matteo Salvini parlando di ONG

“Mi chiedo se sia normale che questa stessa situazione che denuncio da due anni e che mi ha comportato accuse di razzismo e xenofobia, ora siccome emerge da un procuratore generale allora è qualcosa da approfondire. Meglio tardi che mai, è chiaro ed evidente che l’immigrazione clandestina è un business organizzato. Io aspetto degli arresti e dei sequestri di imbarcazioni, vuote, da affondare. Il Governo finanzia questa immigrazione, più 51% di sbarchi nei primi mesi del 2017. Cosa altro dobbiamo aspettare? Io il problema lo risolverei non facendo più sbarcare nessuno. Darei indicazioni alle imbarcazioni della Marina Militare e della Guardia Costiera, pagate dagli italiani per difendere i confini, di soccorrere tutti e di riportarli indietro. Al quinto barcone riportato indietro gli scafisti cambierebbero mestiere”.

Su Berlusconi

“Non ci siamo mai allontanati, quindi non deve esserci nessun riavvicinamento. L’11 giugno si eleggono più di 1000 sindaci da nord a sud, su quello sono esclusivamente concentrato. Dal Pd continuano a parlare di eventuali alleanze con Berlusconi? Lo fanno perché sono messi male. Io sono stufo di scegliere il meno peggio, di offrire agli italiani il meno peggio”

Sulle elezioni francesi

“Macron non ha già vinto, tifo con tutto me stesso per Marine Le Pen e non escludo che ogni tanto Davide vinca contro Golia. C’è l’1% di possibilità che ce la faccia, ma resto fiducioso, ogni giorno cresce la fiducia nei suoi confronti, il popolo sta con lei”.