Claudio Borghi, economista della Lega Nord, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Fitch abbassa il raiting dell’Italia dal BBB+ a BBB. Alla base di tale valutazione vi sono i rischi politici per il nostro Paese, la cui crescita è debole e vi è ritardo nel consolidamento dei conti. A tal proposito Claudio Borghi è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus: “Il voto attuale è fin troppo alto -ha affermato Borghi-. La costruzione attuale dell’Eurozona comporta che il debito pubblico dei singoli Paesi sia a rischio. Non è un caso che quando noi avevamo la tanto vituperata Lira il nostro voto era una doppia A. Una volta entrati nell’Eurozona, abbiamo cominciato a vedere una specie di discesa nella spazzatura. Il debito pubblico pesa sui giudizi a causa assenza sovranità monetaria”.
“Sappiamo bene che se la Bce non garantisce più il titolo di stato italiano, il titolo di debito non lo compra più nessuno e rischiamo il fallimento in un mese” ha spiegato Borghi.
E in merito alle elezioni francesi? “In Francia sono arrivati ad un livello di dibattito che vorrei vedere in Italia, cioè europeisti contro antieuropeisti. Alla fine la scelta nel ballottaggio sarà questa e non sarà legata a questioni di partito. Il doppio turno ha questo vantaggio. Mi fa specie vedere Fillon, che invita a votare Macron, cioè il candidato che lo ha fatto a pezzi, pur di non andare con la LePen”.