La sentenza del tribunale di Ivrea ha riconosciuto il nesso tra tumore e uso eccessivo del cellulare. Non è stato però il primo caso. Già nel 2012 Innocente Marcolini, dirigente d’azienda bresciano,  dopo una lunga battaglia giudiziaria, era riuscito ad ottenere il riconoscimento di malattia professionale e proprio Marcolini è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco il racconto toccante dell’ex dirigente su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.

L’uso e l’abuso del cellulare fa male? C’è una connessione con l’insorgenza dei tumori? Questo nesso fu riconosciuto nel 2012 ad uomo il cui nome è Innocente Marcolini. Ecco cosa è accaduto allora e come stiamo messi ora.

Sul suo primato: “Forse il mio è stato il primo caso al mondo. E’ partito nel 2002 quando mi è stato rilevato questo tumore, da lì poi ho subito l’intervento e ho fatto queste procedure facendo richiesta per il riconoscimento della malattia professionale. Non mi è stato riconosciuto quindi sono andato in tribunale. In primo grado il perito fece una relazione che io definisco ridicola. Poi ho avuto la fortuna di trovare una persona molto esperta che ha fatto la relazione alla Corte d’Appello, che mi ha riconosciuto la malattia professionale, decisione confermata poi dalla Cassazione. Ho scoperto la connessione tumore-cellulari casualmente, ero direttore del personale e della sicurezza dell’azienda e andandomi a leggere le malattie professionali ho trovato le onde elettromagnetiche, così ho compreso la causa della mia malattia”.

In merito al caso di Ivrea. “La cosa non mi stupisce. Un mio collega che usava anche lui il cellulare ha avuto la mia stessa identica patologia. Io lo usavo 5-6 ore al giorno il cellulare e anche il cordless ero il direttore di una media azienda, avevo tre linee addirittura. Il cordless è addirittura più pericoloso rispetto al cellulare, emana più onde elettromagnetiche. Oltretutto, più mi allontano dalla base del cordless aumenta il danno che le onde ti provocano. L’auricolare è la soluzione migliore in assoluto, se dovessero fare i cellulari che puoi usare solo con l’auricolare il problema sarebbe risolto. Anche sulle autovetture dovrebbero mettere il vivavoce, utilizzando l’antenna della radio, non attraverso le onde elettromagnetiche. Non riesco a capire perchè non adottino dei congegni tali per ridurre i danni delle onde elettromagnetiche. Ci sono interessi economici che vanno ad ostacolare un dibattito serio su questo tema”.

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