Il mondo dell’atletica è in lutto e sotto schock. E’ morto a soli 34 anni Germaine Mason, altista giamaicano naturalizzato britannico che vinse la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino 2008. Fu la prima medaglia inglese dell’atletica di quell’edizione dei Giochi. Mason ha perso la vita in un incidente stradale mentre era in sella alla sua moto questa mattina verso le 4.20. E’ accaduto nei pressi della capitale giamaicana Kingston, la città natale di Mason. Secondo la polizia giamaicana, l’altista ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato, morendo sul colpo. I quotidiani locali scrivono che Mason sarebbe stato in testa ad un gruppo di motociclisti, gruppo del quale facevano parte numerosi atleti, a cominciare dall’olimpionico Usain Bolt. E ancora: il campione del mondo Michael Frater e il difensore del Bolton, club calcistico britannico, Ricardo Gardner. Proprio quest’ultimo è stato tra i primi ad arrivare sulla scena dell’incidente.
Usain Bolt scioccato dal dramma. Intervistato dalla Bbc, Calvin Allen, sovrintendente di polizia, ha rivelato: “Bolt faceva parte del gruppo arrivato sul posto. Era molto, molto scioccato, lo è ancora. Ho capito che lui e la vittima erano molto amici”. Non a caso Usain Bolt e Mason nell’autunno scorso si erano divertiti da grandi amici all’ultima edizione dell’OktoberFest a Monaco di Baviera. Oggi, tutti insieme, gli atleti avrebbero dovuto partecipare ad un party.
La dinamica dell’incidente e il dolore di Frater. Dalle prime informazioni, sembra che Mason non indossasse il casco; ma non ci sono conferme in merito. Chi era presente infatti non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Tranne Frater il quale ha detto di essere arrivato sul luogo dell’incidente subito dopo averne avuto notizia e di aver atteso fino all’arrivo dell’ambulanza. Frater come Bolt è distrutto dal dolore: “Sono devastato era un amico sin dai tempi del liceo. Non posso crederci”.
La carriera di Germaine Mason. Nel 2003 vinse il bronzo mondiale indoor per la Giamaica e tuttora è il detentore del primato giamaicano della specialità. In seguito, fu considerato eleggibile per la Gran Bretagna, visto che suo padre David era nato a Londra. Così, al debutto olimpico, mise a segno un ragguardevole 2.34 m al primo salto, battuto solo dal favorito russo Silnov: l’unico a salire fino a 2.36m. Ciao campione.