Canzoni, balli, macchiette, personaggi. Un varietà in grande stile per festeggiare i 30 anni di carriera. Un omaggio al genere intramontabile strizzando l’occhio alla modernità. Antonello Costa, attore apprezzato, tra i più completi del panorama teatrale, per celebrare l’anniversario si è regalato e ha regalato al suo pubblico lo spettacolo “Non ci posso credere”, in scena dal 20 aprile al 14 maggio al 15 maggio 2017 al Teatro Manzoni di Roma. Una carrellata di personaggi, gag, sketch, numeri tra i più amati, scelti direttamente dal pubblico, tramite sondaggio, sui social network. Sul palco con lui Annalisa Costa e Pierre Bresolin e un numeroso corpo di ballo. Antonello Costa ha presentato lo spettacolo ai microfoni di Radio Cusano Campus.

Per i 30 anni di carriera ha voluto mettere insieme il classico meglio di.
Per festeggiarli abbiamo scelto 14 dei 130 numeri in cui mi sono esibito in tutti questi anni.  Sono quelli che rappresentano meglio tutte le varie fasce di varietà che ho utilizzato: c’è lo sketch comico, c’è la macchietta,  c’è il ballo, c’è la canzone. Ho fatto un sondaggio sui social network. E’ stato il pubblico, scrivendomi le preferenze, a scegliere i numeri dello spettacolo.

Quali sono state le preferenze?
Il tip tap sulle note di Vecchio Frack di Domenico Modugno,  il ricordo di Renato Carosone, l’incontro di Totò  e Charlie Chaplin, di  Renato Rascel e Petrolini, di Chaplin e Michael Jackson. Non mancherà la canzone comica “Magari salsa”, che come si evince dal titolo ha un leggero doppio senso.

Come sono stati questi 30 anni?
Sicuramente veloci. Un po’ complicati. L’Italia è un paese ignorante e ti scontri ogni giorno con mille difficoltà e queste difficoltà sono create da persone che in teoria dovrebbero amare il teatro. Una cosa l’ho imparata in questo lasso di tempo. Fino a 7-8 anni l’importante era diventare famoso. Negli ultimi 5-6 anni ho cambiato prospettiva. Non so per quale motivo, forse per le esperienze fatte, per la maturità. Oggi per me è importante essere bravo. La soddisfazione che si prova a portare in scena uno spettacolo di qualità, a ricevere i complimenti del pubblico e degli addetti ai lavori non può essere paragonata alla notorietà, alla gente che ti riconosce per strada.

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