Dopo il polverone di polemiche che ha accompagnato l’iter legislativo della legge 107, meglio nota come “Buona Scuola”, tocca ora ai decreti delegati della stessa accendere gli animi e suscitare le reazioni più disparate da parte degli attori protagonisti del mondo della scuola, della politica e della comunicazione. Open Day, il contenitore di approfondimento su università, scuola e ricerca scientifica di radio Cusano Campus, ha realizzato un giro d’opinioni che ha visto esprimersi docenti, presidi, giornalisti e politici. Anche Elena Centemero, deputata di Forza Italia – responsabile scuola e università, ha espresso il suo parere circa i decreti che, in via di promulgazione, andranno a dare corpo e sostanza alla legge 107:
“I decreti attuativi della legge 107 sono forse peggio della legge stessa! Altro che ‘iniezione di qualità’: nella nostra scuola si è fatta solo una iniezione di insegnati in numero superiore non solo ai bisogni delle scuole ma anche alle reali necessità formative delle studentesse e degli studenti”.
“Si afferma con questi decreti la visione della scuola della sinistra: ideologica, lontana da ogni valutazione e riconoscimento dei risultati, distante anni luce dalla scuola della maggioranza degli altri Paesi europei. Lo dimostrano sia il nuovo sistema di formazione iniziale e di reclutamento dei docenti della scuola secondaria, sia lo svilimento dell’esame di maturità, ridotto ad un ‘esamino’ per citare alcuni esempi. Insomma, si prospetta un disastro che non ha precedenti, anche per l’impatto sugli enti locali”.
“Io sono una donna di scuola, amo la scuola e credo che ogni correttivo o modifica debba tenere in considerazione in primis gli studenti. Le racconto un aneddoto: io sono una dirigente scolastica e nel mio plesso avevo urgente bisogno di un professore di matematica. Sa chi mi ha inviato il Miur come organico potenziato per colmare questa assenza? Un professore di filosofia. Questa è la Buona Scuola di Renzi e non mi sembra sia così diversa da quella di Gentiloni che l’ha ereditata”.