Ha fatto discutere e per certi versi sorridere il web la storia dell’85enne multato a Biella mentre cercava compagnia da prostitute stradali che stava cercando di far salire sulla propria automobile. Della vicenda, intervenendo a Radio Cusano Campus, ha parlato anche Antonio Razzi, senatore di Forza Italia, che Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori di ECG, ha rivelato: “Multato? Ingiusto. E’ da applausi quel signore”.
85enne multato mentre va a prostitute. Antonio Razzi non ci sta.
E’ un fiume in piena il senatore forzista quando viene a conoscenza della questione. “La multa da 500 euro all’ottantacinquenne che va a prostitute? Ingiusta, gli ridiano subito i soldi”, dice. Poi aggiunge: “Beato lui che ce la fa ancora, ma che cavolo vogliono, io sono contrario alla multa, ma ci mancherebbe altro. Beato lui che ci va ancora, io non lo so se a quell’età ancora sono ancora capace”.
Secondo Antonio Razzi, dunque, l’85enne che cercava prostitute nel biellese è quasi da ammirare.
“E’ da applaudirlo, se si vuole sfogare ci va, paga. Non va bene che è stato multato, bisogna restituirgli quanto prima subito quei soldi. Faccio i complimenti a questa persona che ha 85 anni e che ancora va”. I carabinieri con l’arzillo pensionato sono stati decisamente meno clementi. Il verbale parla chiaro. Deve pagare una multa da 500 euro e dovrà farlo entro 60 giorni.
Una questione che con la riapertura delle case chiuse non si sarebbe mai verificata. Antonio Razzi è categorico.
“Riaprendo le case chiuse si protegge la donna. In questo modo non sono protette le donne, sono in mezzo a persone senza scrupolo che vogliono solo soldi. Magari con le case chiuse si calmano tutti, anche molti mariti infedeli. Sono sempre favorevole all’abolizione della Legge Merlin, porterebbe tanti benefici all’uomo, alla donna e alla collettività. Perché tanto lì ci vanno tutti, chi dice che non ci va probabilmente mente. Si pagherebbero le tasse, ci sarebbero controlli sanitari, le donne non verrebbero sfruttate e molti mariti magari quando poi rientrano a casa si sono rilassati ed hanno meno voglia di litigare”.
Affermo che, anche con le nuove disposizioni legislative, le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.