Non può passare sotto traccia l’uscita di Luigi Di Maio sui romeni in Italia. Alcuni si sentono offesi, altri concorsi. Dice la sua, e con cognizione di causa, Eugen Tertelac, Presidente dell’Associazione romeni d’Italia, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco il punto di vista dei diretti interessati espresso su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.
Romeni tutti criminali? Forse è una semplificazione ma di certo è il pensiero razzista di alcuni. Non aiuta in tal senso quel che ha detto Luigi Di Maio. Ecco perché ha detto la sua Ecco cos’ha detto a Radio Cusano Campus sull’uscita dei romeni in Italia di Di Maio Eugen Tertelac, Presidente dell’Associazione romeni d’Italia, in diretta su Radio Cusano Campus:
In merito al post di Di Maio sui romeni. “Quella di Di Maio è una dichiarazione politica che non fa altro che rovinare i rapporti tra i due Paesi -ha affermato Tertelac-. L’Italia ha un valore di affari con la Romania di 13 miliardi di euro. Credo che Di Maio abbia esagerato, perchè non ha dato numeri concreti. Un romeno su tre in Italia delinque? La criminalità romena è un fenomeno che sia Italia che Romania stanno gestendo in maniera corretta. Purtroppo le società sono fatte così, una maggior parte dei cittadini è fatta di persone per bene, ma c’è anche una percentuale di cittadini che hanno problemi con la legge”.
Su possibili pregiudizi: “Per fortuna non ci sono pregiudizi, perché c’è integrazione, li hanno in casa per accudire gli anziani, c’è un bel rapporto tra gli italiani e la comunità romena. Purtroppo ci sono certi soggetti che fanno queste dichiarazioni populiste. Non mi riferisco a tutto il Movimento 5 stelle, perché ci sono tanti militanti del M5S che penso non condividano le sue frasi. Secondo me di Maio ha sbagliato e dovrebbe chiedere scusa alla comunità romena e al popolo romeno. Abbiamo lasciato che l’Ambasciatore prendesse posizione. Io considero che non è il caso di dare corso ad un dibattito che non dovrebbe proprio esistere. Quelle di Di Maio sono dichiarazioni fatte per finalità elettorali. Me le aspettavo perché il regolamento del M5S è un po’ razzista, prevede che un cittadino non italiano non possa candidarsi. Dovrebbero lavorare un po’ di più sullo statuto e sulle politiche che vogliono attuare”.
C’è un fatto, che è inopinabile: “il 40% dei ricercati con mandato internazionale emesso da Bucarest si trova in Italia” Non lo dico io, lo disse nel 2009 l’allora ministro romeno della Giustizia Catalin Predoiu, dato confermato l’altro giorno a SUM #01 dal procuratore di Messina Ardita. Motivo per cui non ho nessun motivo oggettivo di mettere in dubbio questa affermazione.
Ardita ha ribadito che “4 rumeni su 10 hanno scelto il nostro Paese come luogo nel quale delinquere e questo è un problema importante che riguarda la giustizia”. Io ho ascoltato e come rappresentante dei cittadini mi sono posto il problema. L’Italia deve attirare persone oneste, non criminali. Ho denunciato questa situazione affinché la politica affronti il problema e vengano prese serie contromisure per far diventare l’Italia un luogo in cui i criminali NON vogliono andare. Ho anche messo in evidenza, e lo ribadisco, che siccome la nostra Giustizia è inefficiente, i nostri imprenditori vanno in Paesi dove funziona meglio: come la Romania.
Impariamo dai rumeni: scoraggiano i delinquenti e attirano le imprese. È quello che voglio per il nostro Paese. Abbiamo bisogno di una giustizia rapida, efficiente ed efficace che scoraggi chi vuole delinquere e aiuti chi vuole investire.
Luigi DI Maio 12 aprile 2017 – sulla sua pagina facebook