Vittorio Sgarbi interviene a sorpresa nel dibattito legato al Colosseo sfregiato da un turista nella giornata di ieri. Lo fa intervenendo ai microfoni di Radio Cusano Campus nel corso di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
ASCOLTA L’INTERVENTO INTEGRALE DI VITTORIO SGARBI
Colosseo sfregiato? Secondo Vittorio Sgarbi si tratta di un falso problema
“Ma chi se ne frega, non mi pare importante. Ha scritto il nome, tutta la vita hanno scritto Byron, Canova e altri il loro passaggio su monumenti in qualunque punto del mondo. E’ un falso problema, i graffiti sono utili, quando distruggeranno il Colosseo rimarrà la pietra in cui il turista ha lasciato il suo nome. Sono molto peggio quelli dell’Acea, bloccati anche dalla soprintendenza, che hanno provato a mettere a Roma una luce assurda. Chi se ne frega della scritta, chi la fa è un coglione, sono peggio quelli che marchiano le cose con lo spray. Poi il Colosseo è pieno di mattoni. Questo è un fatto veniale – ha detto ancora Vittorio Sgarbi commentando la notizia secondo la quale un turista avrebbe inciso il nome di moglie e figlia sul Colosseo con una moneta da un euro – con una moneta che danno puoi fare? L’umanità ha scritto sempre sull’arte. Se fai un graffito con la monetina fai una stronzatina che è gravina, ma ci sono fatti più traumatici. Peggio l’azione dell’Acea, faceva più danni con quell’illuminazione a Roma Acea che il turista con quel graffito. Al turista facciamogli una multa e basta”.
Non solo Colosseo sfregiato. Vittorio Sgarbi ha detto la sua anche su Berlusconi e i capretti
“E’ riuscito a dimostrare che il grande San Francesco era di retroguardia. San Francesco e Gesù mangiavano l’agnello, lui gli dà il latte. Io quando sarò anziano non darò mai il latte alle capre, glielo metto nel culo, quale latte. Spero sia stato un modo per nutrire quelle caprette per poterle mangiare meglio. Io la vedo così. C’è da chiedersi se lui per Pasqua non mangi l’agnello. Credo che lo mangerà, è un rituale che ha la sua storia collaudata cui non si sono sottratti ne Gesù né San Francesco”.