Non c’è mai pace all’interno del Movimento Cinque Stelle, specialmente dopo la morte di Casaleggio. Il caso del giorno è quello della Cassimatis che ha preannunciato battaglia e battaglia ha dato. Gli ultimi risvolti sono stati commentati all’interno della trasmissione “Legge o Giustizia” del nostro Matteo Torrioli dall’avvocato Lorenzo Borrè, legale di Marika Cassimatis. Il legale ha commentato l’ordinanza del Tribunale di Genova che ha sospeso l’esclusione della lista della Cassimatis, che ha vinto le comunarie del M5S per la candidatura a sindaco di Genova. Ecco i passaggi chiave della sua intervista.
Beppe Grillo e la Cassimatis litigano sulla legalità o meno delle votazioni online. Il Tribunale di Genova dice la sua e commenta tutto questo l’avvocato Lorenzo Borrè, che della donna è il legale. Ecco cos’ha detto ai microfoni di Radio Cusano Campus:
Sul regolamento: “In base al regolamento, lo stesso che per conto di altri attivisti ho impugnato al tribunale di Roma ma che è tuttora efficace, le decisioni della rete sono vincolanti nei confronti del capo politico Beppe Grillo. Le decisioni di ambito prettamente territoriale appartengono agli iscritti del M5S residenti in quell’area. Coniugando i due principi, Grillo non può far altro che uniformarsi al dettato del voto“.
Sulle nuove elezioni on line nelle quali ha vinto Pirondini: “Questa è un’altra buccia di banana su cui era scivolato chi aveva pensato di riproporre agli iscritti nazionali il voto per ripescare la lista Pirondini. Questa votazione è stata fatta senza il preavviso di 24 ore presente nel regolamento. Beppe Grillo, poco prima dell’ordinanza del tribunale di Genova, aveva deciso di annullare la votazione del 14 marzo, quella vinta dalla Cassimatis, perché non è stata preceduta da un preavviso di 24 ore. Quindi, per Grillo la votazione di Pirondini era valida mentre il preavviso di 24 ore varrebbe solo per la Cassimatis”.
Sul fatto che la donna potrebbe correre col simbolo del Movimento 5 Stelle: “A mio avviso lo può utilizzare tranquillamente. Il simbolo è di titolarità della mini Associazione nata ne 2012. E’ un’associazione costituita appositamente per adempimenti burocratici e per presentare le liste elettorali. Si tratta di un organo diverso dalla macro associazione nata nel 2009. Nel momento in cui la mini associazione agisse nei confronti della Cassimatis per toglierle il simbolo, andrebbe contro il suo fine statuario, ovvero consentire la candidatura da chi è stato scelto dalla macro associazione”.