Da Bari a Madeira, con qualche iniziale insicurezza, e nessun desiderio di indietreggiare, questa l’opinione di Rosaria, mamma di due ragazzi – rispettivamente di 15 e 11 anni – e stabilmente residente in Portogallo. Il regno del fado, abituato ad accogliere stranieri, gente che arriva da ogni dove, dimostra una certa sensibilità nei confronti delle famiglie e dei genitori. E’ un posto sicuro, ribadisce in più occasioni l’intervistata, ospite a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus. “C’è attenzione, rispetto e cura, nei confronti dei più piccoli, ci sono parchi sparsi dappertutto, allestiti con aree gioco in sicurezza. Le scuole offrono aule moderne allestite con le L.I.M., e portano fuori i ragazzi per conoscere la morfologia e geologia del Paese, ricchissimo da un punto di vista naturalistico”, aggiunge dopo poco, elogiando senza tregua la meta scelta per il cambio vita.
Sulla sistema scolastico ha incalzato aggiungendo: “Ci si diploma un anno prima, i cicli scolastici si svolgono diversamente. Loro fanno dal primo al quarto anno che corrisponde alla nostra scuola elementare, dal quinto anno al nono come se fosse una scuola superiore di un ginnasio e gli ultimi tre anni si sceglie un indirizzo e ci si diploma. Nelle ore di portoghese i ragazzi stranieri vengono raccolti in gruppi poco numerosi e affidati a un altro insegnate che spiegherà i rudimenti della lingua. La scuola portoghese avvicina i ragazzi al mondo del lavoro, che non vive una situazione cosi grave come nel resto d’Europa. Non c’e criminalità. Qui la sicurezza è ovunque. Mi è capitato di dimenticare i miei oggetti personali incustoditi e di ritrovarli sempre nello stesso posto. Non ritornerei mai più in Italia chiunque volesse ulteriori informazioni può visitare il mio sito Facebook Italiani in Portogallo”. Il congedo è stato quasi un invito a riflettere sul territorio in cui si vive, tanto da rendersi disponibile ad aiutare gli indecisi e a incoraggiare quelli che ancora non sanno dove sono destinati definitivamente.
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