Una bella sorpresa per chi varca l’ingresso dell’Università Niccolò Cusano. Da qualche giorno ad accogliere studenti, docenti e dipendenti dell’Ateneo una scultura in acciaio adagiato sul prato che costeggia il vialetto che conduce alla porta principale. Impossibile non esserne catturati. Impossibile non soffermarsi ad ammirarla. A firmare la scultura Gabriele Simei, noto e apprezzato artista che con il ferro fa magie. Ha presentato l’opera ai microfoni di Radio Cusano Campus.
Simei ci racconti tutto della scultura, dal nome all’ispirazione per la creazione.
Non è facile descrivere un’opera astratta, l’invito è di venirla a vedere, ma ci possiamo provare. Immaginiamo di avere una sorta di pentagramma musicale, con tante linee orizzontali, al cui interno sono inserite alcune sfere, di diversi materiali e dimensioni, un po’ come le note. Le linee orizzontali prendono così delle forme armoniose a seconda della pressione esercitata dalle sfere. La struttura è in acciaio inossidabile per resistere agli agenti atmosferici.
Come si chiama l’opera?
E’ un progetto che faccio da anni e si chiama “Flussi”, proprio perché sono dei pezzi di musica, di cielo, di tempo. Non è facile spiegarlo, dal vivo è tutta un’altra storia, si riesce capire meglio la scultura. E’ un’opera che accompagna il visitatore verso l’entrata e l’uscita, specifica per l’università. Qui si produce cultura, ricerca scientifica e questo flusso racconta proprio questa storia, la musica connessa all’armonia cosmica, alle nostre cellule, al nostro sangue. Tutto cammina attraverso questo flusso.
L’Università Niccolò Cusano si sta trasformando in una piccola galleria d’arte. Ospita altre opere da lei realizzate.
Ci sono, ad esempio, altri “Flussi” fatti a Dna e a elica, un quadro dedicato a Niccolò Cusano al cui interno sono posizione le sue mani che tengono un libro aperto.
Il ferro è il materiale di riferimento. Come nasce la passione?
Io sono un fabbro, ho un laboratorio da 50 anni, ho seguito il lavoro di mio padre e una ventina di anni fa mi sono appassionato all’arte.
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