Legittima difesa, che ne pensa Antonio Di Pietro? L’ex magistrato ha detto la sua intervenendo su Radio Cusano Campus nel corso di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. “Il cittadino deve potersi difendere con la logica di quello che accade nel mentre, non con gli occhi del giorno dopo”, ha dichiarato Antonio Di Pietro parlando di legittima difesa. L’ex magistrato, poi, ha raccontato di quando, da poliziotto, si trovò nel bel mezzo di uno scontro a fuoco.
Prima di parlare di legittima difesa, però, Antonio Di Pietro ha detto la sua sulle consultazioni nei circoli PD che si sono chiuse domenica: “Il problema del PD è che Renzi è il presente. Ce l’abbiamo e ce lo ritroveremo ancora. Io non sono del Pd e non avrei diritto di esprimere un giudizio ma poiché sono un cittadino italiano e vorrei andare a votare una persona di cui potersi fidare, non solo andrò a votare il 30 Aprile ma voterò Emiliano e inviterò gli altri a farlo. Perché ritengo che il PD guidato da Emiliano può fare del bene a questo Paese. Quando si va in un negozio si compra una cosa che viene esposta, oggi vediamo solo fumo e niente arrosto. Cosa ho rimproverato a Renzi? Andate a risentire i suoi discorsi, lui conosce solo il futuro: diremo, andremo , costruiremo ma sto piatto di pastasciutta quando arriva? Bisogna prima fare e poi dire ho fatto.”
Poi, proprio a proposito di legittima difesa, Antonio Di Pietro ha affermato: “Il dibattito si è riaperto ma sul piano tecnico non è cambiato un granché e la giurisprudenza eviterà che ci sia una deriva. Non v’è dubbio che già adesso hai il diritto e dovere di difenderti ma anche in futuro con la nuova legge, questo diritto varrà solo finché sarà una difesa e non una vendetta. Mi entra qualcuno in casa, nell’immanente dell’aggressione, sparo. Devo reagire per metterlo in condizione di non potermi fare niente. Altra cosa che arriva una persona in casa, lo vedo, lo fermo, lo metto al muro e gli sparo. E’ una cosa diversa. Nell’immanenza dell’aggressione è possibile fare tutto, non posso sapere quanta forza ha l’aggressore. Questo la legge già lo prevede. La giurisprudenza ha già risolto il problema caso per caso, ma non cambia nulla con una nuova legge. Arriva una persona, io ho il diritto dovere di reagire per bloccarlo in qualsiasi modo. Non posso conoscere le loro intenzioni ma nel momento dell’aggressione, io devo reagire.
Nel dire la sua sulla legittima difesa, Antonio Di Pietro ha ricordato il furto subito nella propria abitazione: ”Sono venuti un paio di ladri, i vicini li hanno visti e hanno chiamato la polizia. Sono arrivati i poliziotti, uno ha sparato undici colpi in aria mentre il ladro scappava e ha fatto bene, l’altro stava dentro casa, non potevano sapere se era armato o no e per questo hanno dovuto fare irruzione. Lo hanno bloccato. Non possiamo togliere al cittadino il diritto di difendersi e non con gli occhi del giorno dopo. Nell’eterna lotta tra guardie e ladri una la inventi tu e due ne inventano loro, nel caso mio avevo l’antifurto ma lo hanno fatto saltare. Una delle forme migliori di difesa dai delinquenti è quella che ognuno faccia il proprio dovere. Io ho ringraziato ed offerto un bicchiere di vino ai due ragazzi minorenni che hanno fatto il loro dovere ed hanno chiamato le forze dell’ordine quando hanno visto i ladri. Ragazzi, quando voi pretendete che la legge sia rispettata diventiate voi stessi tutori dell’ordine, non siete pentiti, non dovete considerarvi traditori se chiamate poliziotti e carabinieri. Se vedete qualcuno che sta rubando fate il vostro dovere”
Infine un ricordo di quando era poliziotto: ”Ero su un’Alfetta con un mio appuntato e ci avevano segnalato una rapina, siamo usciti e ce li siamo trovati di fronte. Una cosa è vedere i film, una cosa è partecipare in prima persona. Non è facile. Mi hanno detto che c’è stato un conflitto a fuoco. Loro hanno sparato verso di noi. Appena li abbiamo visti siamo scesi dalla macchina, io mi ero buttato a terra, vicino al marciapiede. Nei telefilm è bello, ma in realtà te la fai sotto. Però abbiamo fatto il nostro dovere e grazie all’intervento di un’altra pattuglia sono stati arrestati. Dobbiamo ringraziare le forze dell’ordine che fanno il loro dovere tutti i giorni.”