Il Leicester lo ha cacciato a stagione in corso confermando che nel calcio la riconoscenza non esiste. Un esonero peraltro dettato dall’ammutinamento dei calciatori: ennesima dimostrazione che i giocatori sono dei bambini capricciosi e quando decidono di remare contro l’allenatore, riescono quasi sempre a farlo licenziare. Ingrati. Proprio quei calciatori che Claudio Ranieri l’anno scorso ha valorizzato guidandoli verso la conquista di un traguardo storico: il trionfo nella Premier League (foto a sinistra). Per fare un esempio: come se l’Atalanta vincesse lo scudetto in Italia. Quindi, un’impresa titanica. Ranieri oggi si consola con i riconoscimenti di chi non dimentica quanto è stato capace di fare. Così, dopo il premio speciale nella “Panchina d’oro”, per il tecnico di Testaccio è arrivata anche la “medaglia” del Campidoglio (foto in alto e in home page).
La Raggi premia “Er Fettina”. Già, “er fettina”, storico soprannome romano di Ranieri premiato dal sindaco Virginia Raggi e dall’assessore Frongia per il lavoro svolto la stagione scorsa al club inglese; senza dimenticare il passato, cioè lo scudetto sfiorato da allenatore della Roma nell’annata 2009-2010. Un tricolore sfumato solo perché i giallorossi si scontrarono con la corazzata Inter dei record: quella di Mourinho che vinse uno storico “triplete”, ovvero Champions League, scudetto e Coppa Italia. Eppure quella Roma di Ranieri fu capace di lottare con i nerazzurri fino all’ultima giornata. Totti e compagni al termine dei primi tempi dell’ultimo turno erano campioni d’Italia perché vincevano in casa del Chievo mentre l’Inter pareggiava a Siena. Poi segnò Milito e il grande sogno di Roma e di Ranieri svanì. Anni fa il mitico Carletto Mazzone (80 anni festeggiati pochi giorni fa) disse a Ranieri: “Non puoi dire che hai fatto l’allenatore se in carriera non hai mai allenato la Roma”. Da romanista a romanista. Don Claudio non solo riuscì a farsi affidare la Roma ma l’ha portata a un passo dal quarto scudetto. Vincere un titolo a Roma non è proprio come vincerlo col Leicester, ma quasi. Virginia Raggi, si sa, simpatizza Lazio perché il suo ex marito, laziale sfegatato, le ha trasmesso il tifo per i biancocelesti, ma nel premiare Ranieri si è illuminata: “E’ un piacere consegnargli la lupa capitolina. Glielo conferiamo perché i tifosi e i calciatori che ha allenato gli hanno riconosciuto doti umane di simpatia e umanità, doti che lo hanno portato al successo in Italia e all’estero e per questo onora la città di Roma. Ha vinto in un campionato importante contro squadre più quotate e che avevano investito molto di più. Un esempio per tutti, grazie mister”.
Le parole di Ranieri. “King Claudio” ha risposto alla dedica del Comune di Roma con grande emozione: “Vi ringrazio perché non me lo aspettavo. Vedere tanta gente per me mi rende orgoglioso, questo premio di casa per me è speciale. Ringrazio le autorità che sono venute qui. Ai ragazzi delle scuole calcio voglio dire che io feci due provini alla Roma ma fui scartato, credevo di poter fare qualcosa e piano piano dall’attacco sono passato a fare il terzino, non ero un campione, ero un giocatore normale, quasi mediocre, ma non mi sono arreso. Non vi arrendete, vivete i vostri sogni, se qualcuno vi scarta non mollate e continuate a sognare perché i sogni vi accompagnano tutta la vita”.
L’assessore allo Sport omaggia Ranieri e parla dello Stadio della Roma. Rivolto all’ex tecnico del Leicester, Daniele Frongia ha detto: “Per tutto quello che ha fatto e che farà, grazie ancora”. Poi l’assessore allo Sport ha fatto il punto in merito allo Stadio della Roma: “Abbiamo rispettato i tempi, la Giunta ha oggi approvato la delibera per le nuove linee guida per la revisione della delibera originaria. Come avevamo detto, sia assessori, sia consiglieri, procediamo secondo i tempi previsti. Questo è un documento che presenteremo anche il 5 aprile alla riunione della conferenza dei servizi. Se la conferenza dei servizi andrà avanti o se ne aprirà una nuova? A breve l’assessore all’urbanistica Luca Montuori darà maggiori informazioni sull’iter che seguirà”. Tornando a Ranieri, chiudiamo con un suggerimento per il presidente romanista Pallotta che in questi giorni ha ingaggiato un grande direttore sportivo come lo spagnolo Monchi: forse Luciano Spalletti a fine stagione lascerà la Roma, se così fosse, non scarti a priori un ritorno der “Fettina” nella Capitale.