Ha fatto scalpore la storia di mafia capitale e ancora molto è nell’ombra. Sembra però che un po’ più di luce stia arrivando su Gianni Alemanno che ha suscitato tanti sospetti in una fase iniziale e che, invece, ora alza la testa. Rispetto alle ultime dichiarazioni di Massimo Carminati è lui stesso a rilasciare delucidazioni. Dove’ In un suo bell’intervento ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco cos’ha detto in merito il politico su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.
Gianni Alemanno e Massimo Carminati legati tra loro? La lunga mano di Mafia capitale sull’ex sindaco? Sembra che la verità stia andando esattamente nella direzione opposta. Lo chiarisce Alemanno stesso con questi passaggi in diretta su Radio Cusano Campus:
Su Carminati che ha dichiarato di non aver mai conosciuto Alemanno: “Ieri ha dichiarato che non mi ha mai conosciuto e oggi ha aggiunto che io non ho mai preso soldi in nero da Buzzi -ha affermato Alemanno-. Se oggi aprite i giornali, delle dichiarazioni di ieri di Carminati sul fatto che non mi ha mai conosciuto non c’è nessuna traccia. Vediamo se dopo due anni di calunnia mediatica domani i giornali si degneranno di scrivere quello che ha detto oggi. La strumentalizzazione mediatica da questo punto di vista è giunta oltre ogni limite, nonostante sia stato prosciolto dall’accusa di mafia, vogliono tenermi dentro per forza in questa vicenda”.
Su Carminati che chiama truffatori quelli del mondo di sopra: “Sembra quasi che Carminati si allinei al M5S e a Grillo nel fare queste denunce anti-casta, è abbastanza divertente questa cosa” ha ironizzato Alemanno-. Carminati non ha una storia politica, che si ammanti di ragionamenti politici fa ridere. Non c’è mai stato alcun tentativo di avvicinamento nei miei confronti da parte di intermediari di Carminati. Apparteniamo a due mondi diversi. Io anche da giovane ero del Movimento Sociale italiano non avevo niente a che fare con gli ambienti extra parlamentari di cui faceva parte Carminati”.
Sullo status di “mafia” al processo Mondo di mezzo: “Viene dato esclusivamente per la presenza di Carminati –ha spiegato Alemanno-. Anche il modo in cui Carminati si comporta, con saluti romani, sceneggiate, discorsi contorti un po’ ridicoli, francamente non lo fa sembrare un boss mafioso”.
Su Buzzi: “I sindaci si devono incontrare con i rappresentanti del mondo imprenditoriale e della cooperazione –ha affermato Alemanno-. Se poi questi fanno affari sporchi, la colpa è loro non del sindaco. Se Buzzi ai tempi mi chiedeva un incontro io ovviamente gli rispondevo. Quando sono diventato sindaco ho fatto di tutto per ridimensionare la posizione delle cooperative rosse. L’opposizione impazzì letteralmente perchè era schierata a favore di quelle cooperative come la 29 giugno che dava lavoro a tanti emarginati. Io ho cercato di ridimensionare Buzzi, che è cresciuto con Rutelli e Veltroni”.
Sulla Brexit: “E’ il segnale sovranista per eccellenza –ha sottolineato Alemanno-. Abbiamo un popolo come quello britannico che ha notevole egemonia culturale ed economica e che decide di uscire dall’UE per riprendersi le chiavi di casa. Noi del movimento nazionale per la sovranità puntiamo a dire: la globalizzazione sta creando gravi problemi, c’è chi dice che per risolverli bisogna creare una UE più forte, noi invece diciamo che bisogna riprendersi le chiavi di casa e decidere noi cosa fare dal punto di vista dell’economia e dell’immigrazione. Non dobbiamo temere l’isolamento. Dopo la scelta della Gran Bretangna, dopo la scelta dell’Usa di eleggere Trump, dopo il fatto che la Russia si è dimostrata l’unica in grado di assumere una posizione rilevante in medio oriente, le alleanze si trovano. Oggi l’Ue è diventato uno strumento in mano alla Merkel che lo utilizza in favore della Germania”.