Pensare positivo fa bene a se stessi, e agli altri e va pure in controtendenza col pensiero di massa: praticamente – di questi tempi – è un atto di coraggio! Tutto quello che c’è da sapere sull’ottimismo, la fiducia, è contenuto in “Elogio del Pensiero Positivo”, edito Armando Editore, di Camila Saon. Valorizzare l’essere piuttosto che l’avere, a dispetto di quello che la società dei consumi ci ha insegnato, ovvero scendere più in profondità nei rapporti e nelle cose; la visione orientale vs quella occidentale: sono questi alcuni aspetti sviscerati nel saggio che invita a stare centrati su noi stessi. Si nasce positivi ma si perde purezza, e belle energie, strada facendo. “Le neuroscienze hanno dimostrato che la positività fa parte dei geni. In realtà pensare positivo non è un dono, ma una conquista. Tutti i bambini nascono con questo approccio, molto curioso verso la vita, che li porta ad accettare quello che la vita gli pone, in un modo bello rispetto a quello che gli succede”, ha detto l’autrice a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus.

“Possiamo imparare tantissimo dai bambini perché hanno una visione della vita pura, ma sta a noi genitori insegnare loro a dominare la loro mente, da vedere il bicchiere mezzo pieno. La vita è come uno specchio, ti sorride se la guardi sorridendo e questo può essere insegnato. Bisogna sempre avere il coraggio di guardarsi dentro, fermarsi in ogni situazione che la vita ci propone e osservarla da più punti di vista, non solo sulla base delle nostre esperienze, ma cercando di vedere una situazione da tutte le angolazioni. Guidare la nostra mente, non essere guidati da lei. Bisogna cambiare i pensieri, e quando si cambia modo di pensare cambiano le situazioni intorno a noi, e cambia la realtà che non è univoca, ma soggettiva. Viene vissuta attraverso il filtro della nostra mente. Nel nostro mondo siamo abituati a vedere le cose in modo opportunistico e non spirituale. Anche noi adesso stiamo rivalutando un processo di crescita personale portato ad una visualizzazione da un punto di vista più completo, mistico: riscoprire la qualità di quello che noi siamo, i valori che costituiscono la differenza, quindi l’essere rispetto all’avere, determina un modo di comportarsi diverso da persona a persona. Dobbiamo insegnare ai nostri figli il valore di essere felici. Per essere felici non importa circondarsi di tanti beni, come siamo abituati dal consumismo, basta essere grati da cose che possediamo naturalmente. Ad esempio non consideriamo mai la salute, come reale valore”, ha aggiunto subito dopo.

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