Alla luce dei risultati lusinghieri che ha ottenuto la facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi N. Cusano, sia per l’importanza dei progetti di ricerca scientifica avviati, sia in fatto di valutazione della qualità della stessa, Radio Cusano Campus ha interpellato il Coordinatore della facoltà, prof. Gino Bella.
Prof. Bella, come vuole commentare l’eccellente posizionamento di Ingegneria Industriale a seguito della valutazione della qualità della ricerca realizzata dall’Anvur?
“Sono particolarmente soddisfatto di trovarmi qui a commentare il sesto posto raggiunto dalla nostra facoltà nell’ambito della sezione riservata ai piccoli e medi atenei che in Italia sono circa 60. Ci aspettavamo un buon risultato perché abbiamo lavorato nella direzione di un reclutamento teso all’eccellenza, giungere sesti ci ha in parte sorpreso perché a fronte dell’aspettativa per un buon risultato, alla fine ne abbiamo raggiunto uno ottimo”.
Cosa significa questo risultato per un ateneo giovane come è l’Università N. Cusano?
“Intanto non va dato sicuramente per scontato, tutt’altro. Negli ultimi 3-4 anni è stato portato avanti un lavoro attento sia dal punto di vista del reclutamento, sia per ciò che riguarda i progetti di ricerca scientifica. Il sesto posto è il frutto del lavoro svolto”.
Altro risultato raggiunto riguarda i Prin. Cosa sono e quanto è importante aggiudicarsi i finanziamenti?
“I Prin sono progetti di ricerca di interesse nazionale e sono sostanzialmente gestiti dal ministero. Noi ce ne siamo aggiudicati 2, ricevendo un riscontro importante della correttezza del lavoro svolto, con un corpo docente di circa 30 persone. Se pensiamo che i grandi atenei se ne aggiudicano 1 ogni 100-120 docenti, risulta chiaro quanto sia stato apprezzato il lavoro svolto dai nostri 30”.
Sulla stessa tematica ma entrando più specificatamente nel merito del lavoro di ricerca svolto, Radio Cusano Campus ha intervistato il prof. Stefano Guarino, docente di Tecnologie e sistemi di lavorazione presso la facoltà di Ingegneria Industriale dell’UniCusano. Prof. Guarino, che sensazioni lascia questo sesto posto ottenuto da Ingegneria Industriale nell’ambito della Vqr?
“E’ un risultato interessante, che ci mette in prima fila in compagnia di altri atenei a livello nazionale. Ci abbiamo lavorato moltissimo sia come opera di reclutamento sia in fatto di impegno individuale. Certamente non abbiamo intenzione di fermarci qui e la prospettiva è quella di condurre progetti di ricerca che ci portino ancora più in alto, sia all’interno dei confini nazionali sia in fatto di reputazione internazionale, che è altrettanto importante”.
Si può parlare di ricaduta positiva a livello didattico quando si ottengono risultati così importanti in fatto di produzione scientifica?
“La ricerca è il punto di partenza per la formazione culturale dei docenti e, di conseguenza, si può parlare di ricaduta positiva in fatto di somministrazione della didattica agli studenti. Un docente preparato e aggiornato elabora sempre nuovi schemi didattici da proporre ai propri studenti che non possono far altro che beneficiarne”.
C’è un progetto di cui vorremmo conoscere maggiori dettagli, si chiama “Paint it”: in che cosa consiste?
“Paint it è un progetto che fa parte di un programma di ricerca europeo, Life, nel quale convergono tutte le tematiche di ricerca che hanno a che fare con l’impatto ambientale. Il target del nostro progetto ci porta a realizzare rivestimenti per chiglie di barche al fine di evitare la formazione di vegetazione. Questo è estremamente importante perché su una nave che viaggia per migliaia di miglia si va ad impedire il trasporto di organismi dannosi oltre ad avere un risparmio energetico, perché una chiglia pulita fa molto meno attrito rispetto ad una chiglia sporca”.