Ormai è una notizia non-notizia. L’uscita di Poletti sul calcetto e l’inutilità del mandare un curriculum vitae quasi non fa scalpore perché la comunicazione non è esattamente il forte del politico. e’ anche l’opinione del Sen. Pietro Ichino del PD che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, dove però ha specificato che il senso ultime di quelle parole non è poi così bislacco. Ecco cos’ha detto sulla gaffe di Poletti il Giuslavorista su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano. 

E’ sempre prezioso l’intervento del Senatore del Pd Pietro Ichino che, da tecnico, affronta i temi con un piglio scevro dalla ricerca di consensi dei voti. Ecco cosa pensa il Giuslavorista sulla gaffe di Poletti espresso ai microfoni di Radio Cusano Campus:

In merito alla battuta di Poletti su cv e calcetto. “Quando si riportano certe battute bisogna anche cercare di andare al nocciolo del messaggio –ha affermato Ichino-. Dopodichè il politico deve cercare di comunicare senza essere frainteso. Quello che Poletti voleva dire è vero, cioè che bisogna stare attenti perché l’invio del cv serve veramente a pochissimo. Il cv non dà informazioni essenziali per la costituzione del rapporto di lavoro e quindi questo fiume di curricula che arrivano alle aziende, per la stragrande maggioranza lasciano il tempo che trovano Altra cosa è inviare un curriculum in risposta ad una ricerca specifica. Altrimenti mandare il cv non sostituisce il fatto essenziale di disporre di una rete di relazioni. La vera colpa di Poletti non è tanto nell’aver menzionato il calcetto, ma nel non aver criticato, messo in luce il gravissimo difetto di disservizi nel mercato del lavoro che fa sì che chi non dispone di una rete di relazioni nel mercato del lavoro non ha speranze. Questo mancava gravemente nel suo ragionamento. Invece questo va detto con chiarezza. I Paesi dove l’ultimo arrivato trova il lavoro più facilmente, sono quelli che hanno i servizi di orientamento scolastico efficiente. O questo servizio inizia a funzionare, oppure sarà necessario continuare andare al calcetto. E questa è una constatazione negativa, non c’è nulla di cui compiacersi. 

Su Poletti politico non di professione. “La politica non è un mestiere facile -ha spiegato Ichino-. Non è vero che la professionalità politica sia un fatto negativo. Un minimo di professionalità politica è necessaria per la buona politica che deve essere anche buona comunicazione. Poletti non è un politico professionale e quando ci si offende per quello che dice bisognerebbe ricordarsi che se a fare politica va il tecnico o l’uomo della strada, si rischiano questi errori di comunicazione che sono tipici errori del politico non professionale”. 

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