“Chiattona? A Napoli non è un’offesa ma un vezzeggiativo”. Vincenzo D’Anna, senatore di Ala, è intervenuto stamattina ai microfoni di Radio Cusano Campus nel corso di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, e tra le altre cose ha commentato l’epiteto utilizzato da De Luca nei confronti della consigliera pentastellata. 

VINCENZO D’ANNA SUL TERMINE “CHIATTONA”. ASCOLTA L’INTERVISTA

Vincenzo D’Anna ha parlato del termine ‘chiattona’, termine utilizzato dal governatore campano Vincenzo De Luca per definire la consigliera regionale Ciarambino, del Movimento Cinque Stelle: “Ovviamente non ci si esprime nei confronti degli avversari politici in modo che si possano offendere o si possano evidenziare particolari aspetti del fisico, però va anche detto per evitare il manicheismo e il politicamente corretto che in questi casi taluni sfoderano che non è che quelli del Movimento Cinque Stelle siano dei gentleman. Nascono dal vaffagay, Beppe Grillo ha fatto turpiloquio in tutte le piazze italiane e lo ha fatto per anni.”

“De Luca – prosegue ancora il senatore di Ala Vincenzo D’Anna – la consigliera avrebbe dovuto chiamarla come affetta da pinguedine, questo è il termine più politicamente corretto. Ma a Napoli, questo va detto, dire chiattone a uno è un modo simpatico per dire grassottello. Non era per dileggio, a Napoli dire a uno chiattone è più che altro una facezia, uno sberleffo più che un’offesa. De Luca poi è un personaggio che si presta – dice ancora il senatore di Ala Vincenzo D’Anna – che regala titoli, che ad un certo giornalismo che quando non ha argomenti non può che attingere al folklore. Qualunque cosa faccia verrà sempre beffeggiato. Ora lo chiamano addirittura Don Vincenzo. E’ una bella lotta tra De Luca e i suoi detrattori. Per alcuni versi il modo di esprimersi di De Luca è espressione di una generosità di carattere. De Luca è uno spontaneo. Il termine in napoletano è canzonatorio più che offensivo”.