Oggi è la Giornata mondiale dell’acqua, sembra una banalità celebrare l’acqua, ma molto spesso dimentichiamo quanto questa sia preziosa e quanto non sempre sia a disposizione di tutti coloro che ne hanno bisogno. Sono più di 300mila i bambini sotto i 5 anni che, ogni anno, muoiono per le acque contaminate o le inadeguate misure igenico-sanitarie. Secondo l’associazione WaterAid, infatti, sono 2,4 miliardi persone che non dispongono di servizi igenico-sanitari e , ben 663 milioni le persone che non hanno acqua corrente e potabile in casa, ma sono costretti a fare ore di fila o di strada per raggiungere una sorgente d’acqua. Ecco i motivi per cui celebrare questa giornata è molto importante.
Ideata dalle Nazioni Unite ed indetta nel 1997, la Giornata Mondiale dell’Acqua si celebra ogni tre anni. L’organismo non governativo internazionale, fondato nel 1996, convoca un Forum sull’acqua, World Water Forum, per discutere sui vari problemi locali, regionali e globali.
L’edizione corrente della Giornata Mondiale dell’Acqua riguarda le acque reflue, quelle contaminate dalle industrie e dalle attività domestiche, che vanno depurate e riutilizzate, secondo l’obiettivo sostenibile 6.3 dell’Onu: “migliorare entro il 2030 la qualità dell’acqua eliminando le discariche, riducendo l’inquinamento e il rilascio di prodotti chimici e scorie pericolose, dimezzando la quantità di acque reflue non trattate e aumentando considerevolmente il riciclaggio e il reimpiego sicuro a livello globale”. L’obiettivo è porre l’attenzione sullo spreco delle risorse e la capacità di sfruttarla, recuperandola per soddisfare la domanda crescente, ridurre la sete e la siccità del Pianeta
La stessa associazione WaterAid risulta tra le più attive. Con l’obiettivo di fornire acqua potabile e misure igieniche adeguate a chi ne ha più bisogno, è riuscita a portare acqua potabile a 25 milioni di persone e servizi igenici a 24 milioni, in diversi paesi Africani, Asiatici e dell’America meridionale.