“Pd in calo nei sondaggi? Paghiamo effetto Consip, forse pagheremo anche l’effetto Minzolini”. Non si nasconde Stefano Esposito, senatore dem, intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus nel corso di ECG, la trasmissione condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. “C’è da lavorare – aggiunge Stefano Esposito commentando i sondaggi che danno il Movimento Cinque Stelle avanti al Pd-non è semplice ma le cose semplici non appartengono alle sfere del Partito Democratico”. 

SONDAGGI, PD IN CALO. IL COMMENTO DI STEFANO ESPOSITO. ASCOLTA

Insomma, l’analisi del senatore Stefano Esposito sul calo del Pd nei recenti sondaggi politici è chiara: “Non mi eccito quando i sondaggi sono positivi e non mi deprimo quando sono negativi. Di sicuro l’effetto doveva arrivare, non solo quello della scissione ma anche quello di queste settimane complicate. Prima di tutto c’è l’effetto Consip, con tutta probabilità non c’è ancora l’effetto Minzolini, ed è possibile che arrivi,ci sarà da lavorare, le cose semplici non appartengono alle sfere del Partito Democratico. Speriamo non arrivi l’effetto della Perego sui sondaggi del Pd, altrimenti non finiamo più”.

Non solo la questione calo del Pd nei sondaggi. Stefano Esposito ha commentato anche il caso del giorno, legato alla slide di Raiuno sulle donne dell’est: “La donna viene sempre vissuta come una specie di essere inferiore, lo trovo insopportabile, che poi questo avvenga per mano, voce o immagini della tv di Stato fa ancora più arrabbiare”.

Sul caso M5S a Genova Stefano Esposito, senatore Pd, commenta così: “Grillo ha un interessante concetto di democrazia. Dedicato a tutti quelli che si erano fatti abbindolare dal concetto dell’uno vale uno. Decide Grillo, a suo insindacabile giudizio. Penso che non sia una particolare garanzia per un Movimento che vuole addirittura governare l’Italia. Però io sono sempre convinto che il popolo alla fine abbia gli strumenti per assumere le decisioni in modo consapevole. Se gli italiani pensano che questo metodo funzioni e li possa garantire nei loro interessi ne prenderemo atto nel giorno delle elezioni. Il Movimento Cinque Stelle è un movimento con una profonda venatura fascista. Sulle parole di Di Maio in altri tempi il presidente della Camera sarebbe venuto per censurarlo, ora invece c’è stato il silenzio”.