La voglia di fare un’esperienza all’estero, di imparare la lingua del luogo che si va a visitare e di apprendere usi e costumi di un popolo che, tra le alternative a disposizione, ci può ospitare anche in famiglia. Si chiamano vacanze studio e sono una sorta di assaggio di quel progetto Erasmus che ha coinvolto oltre un milione di studenti universitari con riscontri positivi sia in fatto di crescita personale che di opportunità professionali. Ma se a voler provare un’esperienza del genere non fosse un giovane universitario ma un ragazzino di 7-8 anni? Quale può essere la scelta migliore? Quale la meta più sicura? College, residence o famiglia?

Ai microfoni di Radio Cusano Campus ha risposto a tutte queste domande Davide Giannotta, organizzatore di vacanze studio per uno dei portali di riferimento nel settore, www.studioallestero.it

Quali sono i primi passi da muovere per organizzare una vacanza studio all’estero?

“La cosa fondamentale è affidarsi a un portale serio, possibilmente riconosciuto e accreditato come studioallestero.it accreditato English Uk, e assicurarsi che siano impiegati insegnanti madrelingua  e che si tratti di corsi internazionali. Poi ovviamente bisogna cercare di capire qual è il programma idoneo per lo studente e le sue esigenze”.

Quali sono le mete più gettonate dagli adolescenti e dai bambini?

“Parlando di vacanze studio, ovvero per ragazzi dai 7 ai 18 anni, le mete devono rassicurare innanzitutto i genitori, specialmente quando parliamo di studenti tra i 7 e i 9 anni di età. In questo caso la meta principale scelta è sicuramente Malta: si trova dietro l’angolo, è facilmente raggiungibile dall’Italia, il soggiorno dura solitamente 2 settimane, una durata abbastanza breve quindi, e viene abbinato un po’ di mare solitamente. Altrimenti Londra, dai 7 ai 17 anni, oppure Dublino, dai 12 ai 17 anni”.

Sempre rispetto a queste 3 mete che sono le più gettonate, c’è da fare un distinguo economico? C’è una meta più economica e una più costosa?

“Assolutamente si. Per Londra, considerando la sterlina e il cambio con l’euro, esso incide molto sulla scelta: in estate il valore della sterlina raggiunge anche 1.45 con l’euro. Questo incide sul costo della vita, e poiché le vacanze studio comprendono anche escursioni e visite, il loro costo incide sui costi totali della vacanza studio. Per le mete come Dublino o Malta, malta è sicuramente quella più economica”.

Quali sono le differenze principali tra residence, college e famiglia ospitante?

“La famiglia ti permette di migliorare meglio la lingua e praticarla, poiché si sta sempre a contatto con una persona madrelingua, praticamente costantemente per tutta la durata del soggiorno la lingua straniera. Il residence è consigliato dai 16 anni in su, anche perché in alcune mete, ad esempio in Inghilterra, c’è il controllo del British Council che impone questo limite minimo di età. Il college invece permette maggiormente di frequentare studenti internazionali, come nel caso dei nostri programmi che sono internazionali per poter praticare la lingua inglese, quindi in college lo studente si troverà insieme a persone che provengono da tutto il mondo. Questo ti costringe a parlare in inglese, rispetto alle partenze di gruppo con studenti italiani quando per pigrizia si tende a usare solo l’italiano”.

Quali sono le differenze dal punto di vista formativo tra i programmi offerti ad un bambino e quelli offerti ad un adolescente?

“Questa domanda è molto interessante. Esistono diverse tipologie di programma. Sicuramente il programma per un bambino è la vacanza studio, perché la mattina svolge un corso con un insegnante madrelingua, e dopo le lezioni si va tutti insieme a pranzo, e poi si svolgono le attività extra scolastiche per praticare la lingua e mettere in pratica quello che si è studiato la mattina. Dopo la cena è previsto anche un programma di attività di gruppo, seguite dai tutor madrelingua, con giochi, giochi da tavolo o attività come il karaoke si può continuare a praticare la lingua”.

Questo per i ragazzi più piccolini. Per i più grandi?

“Esatto, poi ci sono i programmi come i corsi di lingua veri e propri, distinti per tipologia, generale standard, intensivo, oppure per business english o per il conseguimento della certificazione internazionale di lingua, e anche qui esistono varie tipologie, come Cambridge, Ielts, Toefl e così via. O ancora quello che noi consigliamo per chi vuole imparare la lingua in un periodo breve, come quello estivo, è il corso a casa dell’insegnante che prevede delle lezioni individuali frontali, con l’insegnante che crea un programma individuale e personalizzato per lo studente, in base al test iniziale e alle richieste dello studente, per colmare le lacune dello studente”.

Quali sono i tipi di corso che offre la scuola e quali titoli possono essere condivisi?

“In linea di massima i corsi proposti dalla scuola sono i corsi generali standard con 20 lezioni a settimana, dal lunedi al venerdi, di circa 50 minuti per lezione, con 10 minuti di pausa tra una lezione e l’altra. Poi il corso intensivo, con maggior numero di lezioni a settimana, circa 30 lezioni a settimana, ovvero 6 lezioni al giorno. Poi il business english, più per adulti o professionisti, per migliorare le capacità linguistiche o ha a che fare con il mondo lavorativo, per approfondire termini tecnici attinente al proprio settore di lavoro. Ci sono le certificazioni di diverso tipo da preparare, l’esame first o Cambridge, ielts, toefl o toeic e altri”.

Gli attentati terroristici degli ultimi tempi quanto hanno influito sul flusso degli studenti che decidono di partire per questi viaggi studio?

“Una domanda molto attuale. Sicuramente c’è sempre la preoccupazione in tal senso del genitore, e è importante rassicurarlo, visto che sono i genitori a scegliere il corso e finanziare le esperienze all’estero. Il genitore quando sceglie una vacanza studio per un ragazzo tra i 7 e i 19 anni, preferisce una meta vicina, come Malta, come dicevamo, oppure Inghilterra magari in città molto piccole come Bristol, o una città di mare come Brighton essendo estate. Altrimenti Irlanda, a Dublino. Negli ultimi anni sono state abbandonate o sono calate le richieste per le mete a lungo raggio, come Stati Uniti o Canada per via degli avvenimenti recenti”.

 

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