Si celebra oggi, 17 marzo, la giornata mondiale del sonno, o meglio, il World sleep day. Ad organizzarla è stata la World Sleep Society per informare e sensibilizzare su un tema molto delicato e di cui spesso si sottovalutano gli effetti. A soffrire di insonnia è il 45% della popolazione mondiale e in Italia sono più di 9 milioni le persone che soffrono di questo disturbo.  

Sembra che nell’ultimo cinquantenario le ore medie di sonno si siano ridotte di almeno due ore.
Sarà il diverso stile di vita giornaliero? ATTENZIONE, perché secondo gli esperti è necessario riposare almeno sei ore a notte per evitare spiacevoli conseguenze come sbalzi d’umore, difficoltà a concentrarsi e in casi più gravi depressione, diabete o ictus. Sono diverse patologie che non sempre possono essere guarite con i farmaci.

Ma non è tutto qui

Secondo uno studio dell’Università di Oxford esiste una correlazione tra disturbi del sonno e la riduzione di determinate aree cerebrali, le frontali e temporali. Si tratta di un processo destinato ad intensificarsi con il passare degli anni e che sia tra le cause della Sindrome di Benson, una nota forma di demenza.

Ecco alcuni consigli. Sarebbe opportuno controllare l’alimentazione la sera ed evitare i cibi pesanti, stessa cosa per gli alcolici e il fumo.  A disturbare il sonno è l’utilizzo di dispositivi elettronici prima di andare a dormire. Tale uso ha due effetti negativi: sopprimere la melatonina, l’ormone che controlla i cicli del sonno e tenere il cervello in uno stato di veglia. Per favorire il sonno è importante andare a dormire sempre alla stessa ora, in una stanza possibilmente senza luce e con una temperatura compresa tra 19 e 25 gradi. E’ importante non fare esercizio fisico prima di mettersi al letto, al massimo ricorrere a tecniche di rilassamento.
Scegliete un materasso comodo e soprattutto allontanate dispositivi elettronici.