Sta tenendo banco il caso Minzolini. Dubbi sul tempismo tra la sua salvezza e le azioni sul Ministro Lotti. Ne parla apertamente il Senatore del M5S Maurizio Buccarella, membro della Commissione Giustizia, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco cosa ha detto il politico su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.
Minzolini doveva essere giudicato da un ex politico? Andava salvato? Strane coincidenza col caso Lotti? Parla di tutto questo il Senatore del M5S Maurizio Buccarella, membro della Commissione Giustizia. Ecco i passaggi chiave della diretta su Radio Cusano Campus:
In merito al no di Palazzo Madama alla decadenza da senatore di Minzolini: “C’è sicuramente un anomalia in questa vicenda. Non è normale che un giudice debba giudicare un ex avversario politico o un ex compagno di partito. Il giudice membro di questa Corte d’appello è stato addirittura sottosegretario. Non a caso il Senato, con il voto favorevole del M5S, ha votato una proposta di legge che mira proprio ad eliminare questa anomalia. Detto questo, riguardo le dimissioni annunciate da Minzolini, bisogna dire che le dimissioni non sono automatiche, devono essere votate dall’aula. Scommetto che le dimissioni di Minzolini saranno respinte. La concomitanza temporale Lotti-Minzolini sicuramente ci lascia pensare che ci sia stato uno scambio salva Lotti-salva Minzolini, ma è ovviamente è solo un sospetto”.
Sulle condanne in Parlamento: “Nonostante la legge Severino ci sono persone con condanne definitive a piu’ di due anni che oggi possono sedere in Parlamento. Secondo noi questo non è un qualcosa che va incontro alle aspettative degli italiani. La politica non deve aspettare i tribunali, ma deve dotarsi di quelle regole che possono rendere più difficile possibile che le persone che hanno un certificato politico non intonso possano ricoprire cariche politiche”.