Tutto dipende dalla risposta che il protagonista Roberto Mosseri deve dare alla lettera che riceve da un personaggio misterioso in un bar di Milano nella primavera del 1967. La proposta contenuta nella missiva è sconvolgente. A lui sono legati i destini di molte persone e gli equilibri dell’intero Medio Oriente. E’ la trama del libro “Il Nilo non finisce nel mare”, Alter ego editore, scritto da Renato Assin, veterinario di professione, autore per passione. Assin ha presentato il suo secondo lavoro ai microfoni di Radio Cusano Campus.

E’ vero che l’idea del libro nasce da una foto di suo padre che le è capitata tra le mani?
Verissimo, mio padre è nato in Egitto, dov’è vissuto per diversi anni. Guardando le vecchie foto ne ho vista una che lo ritrae sul Nilo e mi sono domandato dove questo fiume lo avesse portato. Ho anche ricostruito attraverso i suoi racconti tutte le sue avventure, quello che è accaduto in quegli anni, tra il 1940 e il 1960,  importanti non solo per l’Egitto ma per tutto il Medio Oriente.

 

E’ mai stato in Egitto?
Sono andato per la prima volta mentre scrivevo il libro, ero molto curioso di vedere i luoghi dove si svolgeva quello che stavo narrando. Ho avuto grandi ispirazioni per i colori, gli odori e le atmosfere, che certamente non sono quelli di un tempo ma per alcuni aspetti nulla è cambiato.

Lei è un veterinario. Come nasce la sua passione per la scrittura?
Ho sempre avuto l’abitudine di leggere, ho iniziato a scrivendo storie di animali che poi sono diventate il mio primo romanzo “L’amore lascia il segno”. Mi sono talmente divertito e appassionato che non ho più smesso di scrivere. Mi piace farlo ed è un’attività che intreccio con la mia professione.

Ascolta l’intervista https://www.tag24.it/wp-content/uploads/2017/03/INTV-LIBRO-ASSIN.mp3