Sono più di 6.000.000 gli italiani che soffrono di problemi alla tiroide. La ghiandola endocrina dalla forma di una farfalla è fondamentale per il nostro benessere, perché svolge la funzione di regolare lo sviluppo neuropsichico ed è basilare per la funzione cardiovascolare, il metabolismo lipidico, basale e glucidico. Inoltre va ad influenzare il ritmo cardiaco, la forza muscolare, la fertilità e molto altro. Tra le principali cause del suo inefficiente funzionamento c’è la carenza di iodio, di conseguenza garantirne quotidianamente un apporto opportuno può aiutare a prevenire malattie alla tiroide.
Un ottimo strumento può essere il sale iodato, non altro che un sale ricco di iodio, reperibile ovunque. Ovviamente senza esagerare altrimenti c’è il rischio di malattie cardiovascolari e ipertensione arteriosa, quindi quel poco sale che utilizziamo è bene sia iodato. L’ideale sarebbe assumerne dai 3 ai 5 gr al giorno, così, al naturale, perché in mezzo ad alimenti o sciolto nell’acqua della pasta potrebbe perdere le sue proprietà curative. Tuttavia il suo utilizzo non è sufficiente, l’ideale sarebbe seguire una dieta mirata, fatta di cibi facilmente digeribili, molto leggeri e ricchi di iodio. Tra questi fondamentale è il pesce, ma anche il latte e le uova. Importanti sono anche le verdure note come “gozzigene“, tra cui il cavolo, che svolgono la funzione di ostacolare l’assorbimento da parte della tiroide, dello iodio.
Dal 2005, nel nostro Paese, è stata approvata una normativa per trovare palliativi e fare prevenzione nei confronti dei gozzi endemici. La legge che contrasta la tiroide è inoltre finalizzata a promuovere una dieta a base di sale iodato o cibi che lo contengano.
Inoltre, in molti Paesi, si è scelto di aggiungere il sale iodato nelle acque di irrigazione e tra i cibi per animali, per favorire la sua diffusione.