Rondolino ha smentito di nuovo di essere l’autore della lettera indirizzata da Renzi a Grillo qualche giorno fa: “C’è chi dice che la famigerata lettera di Renzi a Grillo l’abbia scritto io? Non è che c’è chi dice, lo dice un pornografo di una certa età, Roberto D’Agostino. La fonte è talmente screditata che qualsiasi cosa dica non ha alcun significato nel mondo delle persone perbene. Non è vero che l’ho scritta io questa lettera, anche se effettivamente è molto bella. Io faccio un altro mestiere, Renzi le sue cose se le scrive bene da solo, se c’è una cosa che non gli si può rimproverare è quella di non saper scrivere. Non ha bisogno di nessuno. Usare Dagospia come fonte, da voi non me l’aspettavo, non dovreste occuparvi di trash e di pornografia (Ride), siete due ragazzi in gamba (riferito a Arduini e Di Ciancio) la pornografia alla vostra età fa male”.
Sulla questione Consip Rondolino attacca Woodcock e Travaglio: “Il dato più significativo di questi giorni è l’intervento severo e sacrosanto della procura di Roma per sottrarre ai carabinieri di Woodcock lo svolgimento delle indagini. C’è un’inchiesta in corso, vedremo, non accusiamo nessuno, però una fuga di notizie selvaggia come questa era un po’ che non si vedeva. Prima ancora che gli indagati ricevessero un avviso di garanzia i loro nomi e le loro conversazioni erano pubblicate sul Fatto Quotidiano e su la Verità, che hanno condotto questa campagna diffamatoria, violando sistematicamente il segreto istruttorio. Adesso non c’è più niente, l’inchiesta è diventata evanescente. Dimissioni di Lotti? Se lo facesse, chiederebbero anche le dimissioni di Gentiloni e la caduta del Governo. E poi rovescio questo ragionamento. Lotti è vittima di una fuga di notizie e di una gogna mediatica intollerabile. Ha il dovere di rimanere. Dovrebbero invece dimettersi il Procuratore Aggiunto di Napoli e il direttore del Fatto Quotidiano, che hanno usato il loro potere per sputtanare un innocente. Loro devono dimettersi, non Lotti. Travaglio e Woodcock dovrebbero dimettersi, non Lotti”.
Su Emiliano: “Lui col Movimento Cinque Stelle ha tentato di accordarsi già quando diventò Governatore della Puglia, su punti particolari del programma. Poi non se ne fece niente perché nel Movimento prevalse la linea intransigente. Ma attenzione, perché la linea PD Movimento Cinque Stelle la propose già Bersani quattro anni fa e finì nel ridicolo. A me un’alleanza tra Pd e Movimento Cinque Stelle pare una cosa aberrante, sarebbe più facile fare un accordo limitato con CasaPound, che comunque è incondivisibile, che non è Governo con il Movimento Cinque Stelle”.
Un commento pacato, ragionato e obiettivo che attulmente è raro sentire dato che oggi dominano le grida, le bugie, il sentito dire, il riferito. Avendo poi saputo chi è stata la fonte delle notizie anticipate credo èroprio che siano caduti molto in basso i divulgatori delle notizie.Si capisce quindi che spesso siamo solo dei lettori o ascoltatori ingannati(presi per il c..o) dai “salvatori della Patria”.