Tensione sempre più alta tra Germania e Turchia. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan ha accusato Berlino di “praticare il nazismo”, oggi come oltre 70 anni fa. La gravissima accusa è stata formulata da Erdogan intervenendo in una manifestazione di donne a sostegno delle riforme costituzionali, con cui Ankara progetta di modificare la propria costituzione, conferendo ancora più poteri al presidente e sulle quali il Paese voterà con un referendum il prossimo 16 aprile.
Durante il discorso di domenica Erdoğan ha detto: «Germania, tu non hai alcuna relazione con la democrazia. I tuoi modi di fare non sono diversi da quelli del nazismo. […] Pensavo che la Germania avesse abbandonato le pratiche naziste molto tempo fa. Ci siamo sbagliati. Ci volete dare lezioni di democrazia ma non lasciate parlare i ministri di questo paese».
Le esternazioni sono “assolutamente inaccettabili”, per il delegato alla Cancelleria del governo di Angela Merkel, Peter Altmeier. “La Germania è imbattibile su questioni come stato di diritto, tolleranza e liberalismo”, ha affermato.
“Noi faremo in modo che anche ad Ankara vengano riconosciuti e compresi il significato e l’intera problematica delle pratiche dei giorni scorsi”, ha affermato Altmaier. Il delegato ha spiegato che non c’è un veto generale sui comizi per la campagna elettorale turca in Germania, “ma bisogna che avvengano secondo diritto e secondo la legge”. I comizi “devono essere comunicati” e le pratiche relative “vanno esaminate”.