Il Libro bianco, presentato al Parlamento europeo dal presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, apre una riflessione su come l’Ue a 27 stati (senza la Gran Bretagna) potrà essere entro il 2025, a seconda delle scelte degli stati membri.
Cinque gli scenari previsti dal Libro bianco. La prima idea, “Avanti così”, è nel solco dell’attuale, in continuità con la dichiarazione di Bratislava; il secondo si concentra “Solo” sul “mercato unico”; il terzo “Chi vuole di più fa di più”, ovvero un’Ue a più velocità; il quarto prevede “Fare meno in modo più efficace”, circoscrivendo il campo d’azione; il quinto punta sull’ipotesi federalista “Fare molto di più insieme”.
Il capogruppo dei socialisti e democratici al Parlamento Ue Gianni Pittella si dice “deluso dal Libro bianco, perché ha dato 5 opzioni per il futuro dell’Europa senza sottolineare una scelta politica della Commissione”.
“Ho chiesto a Juncker – prosegue Pittella – di dare alcune opzioni prioritarie. Credo che ci sia solo una vera opzione per costruire il futuro dell’Ue e questa è rafforzare l’Europa, darle più politiche comuni, una politica fiscale comune, una governance dei processi economici, una nuova agenda sociale”.