FINE VITA E TESTAMENTO BIOLOGICO, ASCOLTA L’INTERVISTA A ILEANA ARGENTIN
Sul caso ‘deejay Fabo’ Ileana Argentin si è lasciata andare ad una considerazione che ha emozionato: “In Parlamento ora non stiamo parlando di eutanasia ma di testamento biologico. Se ne discute in commissione giustizia, il 10 dovrebbe arrivare in aula. Se ce la facciamo a farla passare in Parlamento e se il Senato sarà veloce, credo che almeno un passo avanti lo faremo, un passo avanti importante. Non si deve aver paura della morte come non si deve aver paura della vita. Il libero arbitrio è una cosa importante, da tenere sempre a mente. Fatemi dire una cosa: c’è una grande differenza tra chi nasce con un deficit e chi lo diventa. Io non rinuncerei mai alla vita, poter potendo muovere solo 3 dita di una mano su tutto il mio corpo. Ma questo perché è la mia condizione di vita da sempre”.
La riflessione di Ileana Argentin su fine vita e testamento biologico si fa particolarmente emozionante: “Chi non ha idea di cosa sia l’immobilità, chi ha conosciuto i colori, ha corso in moto, nelle macchine, ha vissuto una vita normale, è chiaro che la vive come una disperazione assoluta e non si può pensare che queste persone non vengano rispettate. Se mi chiedessero come voglio rinascere io risponderei disabile, anche se posso sembrare pazza, ma perché sono abituata alla mia vita, mi piace talmente tanto vivere che neanche mi verrebbe mai in mente l’eutanasia o il testamento biologico, ma è doveroso rispettare gli altri. Io amo la vita, non vedo l’ora che arrivi domani per ricominciare, ma rispetto deejay Fabo, perché non ce la faceva più. Perché dovevamo metterlo alla gogna e condannarlo alla vita?”.
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