Impazza ancora l’argomento dello Stadio della Roma. Dalla storica decisione della Giunta Raggi all’uscita di Lotito. Ne parla una fonte autorevoli. Si tratta di Marcello De Vito, Presidente dell’Assemblea Capitolina, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco cos’ha detto di rilevante su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.
Stadio della Roma? La questione è tutt’altro che chiusa dopo il “sì” di Virginia Raggi. Lo spiega Marcello De Vito, Presidente dell’Assemblea Capitolina. Ecco i passaggi chiave su Radio Cusano Campus:
Sul nuovo stadio della Roma: “L’amministrazione è stata estremamente compatta e ha dimostrato cos’è una città guidata dal M5S. Abbiamo chiesto al proponente di adeguare il progetto a quella che era la nostra idea e così è stato. Siamo riusciti a migliorare il progetto iniziale. E’ stato un risultato straordinario, anche se si sta cercando in tutti i modi di contestare questo accordo”.
Riguardo le dichiarazioni di Marino: “Io mi chiedo come si possa dire che abbiamo fatto un favore ai costruttori se abbiamo ridotto del 60% la cubatura. Le opere pubbliche non verranno sacrificate, si farà comunque il raddoppio della Via del Mare, il ponte ciclo-pedonale verrà comunque realizzato. Tra l’altro le opere pubbliche cui faceva riferimento Marino del valore di 250 milioni erano state sovrastimate, con la conseguenza che è stato concesso come corrispettivo una cubatura ben maggiore a quella che doveva essere concessa”.
Sulla Regione: “Il Comune ha fatto il suo, ora ci aspettiamo che la Regione faccia altrettanto e non ostacoli, per mere ragioni di carattere politico, la costruzione dello stadio. Altrimenti Zingaretti e il Pd si prenderanno la responsabilità di aver bloccato il progetto”.
Sullo Stadio della Lazio: “A Lotito dico: ci presenti un progetto e faremo le nostre valutazioni. Se arriverà un progetto anche dalla Lazio lo valuteremo con lo stesso interesse e la stessa attenzione che abbiamo riservato a quello della Roma”.
Circa il lavoro della giunta Raggi: “Abbiamo ereditato dei problemi rilevanti dalle precedenti amministrazioni. Stiamo mettendo mano piano piano a tutti i dossier. E’ chiaro che non si può risolvere la situazione di Atac in 6 mesi, idem quella di Ama. Sicuramente quello delle partecipate è uno dei settori nevralgici. Non è facile mettere mano dopo anni e anni di mala gestione, ma ci stiamo provando. Il cambiamento sarà percepibile a metà consiliatura, almeno 2 anni e mezzo sono necessari vedere un apprezzabile risultato, considerando tutti i problemi che abbiamo trovato. Dipendenti comunali? Li sentiamo vicini e questo fa molto piacere, spesso ci incoraggiano, ci dicono di non mollare e apprezzano il nostro sforzo per riportare la legalità nella macchina amministrativa”.