Sullo stadio della Roma c’è una pressione mediatica che non è sana. Lo afferma Paola Taverna intervenendo ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso di ECG, il format condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Paola Taverna non ha parlato solo di stadio della Roma, ha anche commentato l’attuale situazione politica italiana non lesinando frecciate al Partito Democratico, a Matteo Renzi e a Michele Emiliano. 

PAOLA TAVERNA: “STADIO DELLA ROMA? A BREVE RISPOSTA, PRESSIONE MEDIATICA NON SANA”. ASCOLTA L’INTERVISTA

Paola Taverna su Michele Emiliano: “Dice che noi lo chiamavamo sempre perché lo avremmo voluto come leader? Non mi risulta proprio, in Puglia per molte cose è stato contestato, questa è una notizia che ci dà Emiliano, se l’hanno cercato probabilmente è stato per criticare qualcosa, non ci sono progetti di nessun tipo con lui. Poi magari oggi dice così, domani dice un’altra cosa, perché qualche avanti e indietro l’ha fatto negli ultimi giorni. Se il Pd e questi sono i rivoluzionari sono morte anche le rivoluzioni”.

Su quello che accade nel Pd Paola Taverna è categorica: “Il bello di Renzi in California è che ha sostenuto di essere andato in California per avere una visione delle politiche future, ma ha governato 3 anni l’Italia e che politiche ha fatto? La politica del ‘rimanemo fermi così’. E infatti poi se uno ci pensa, ha investito sui fossili mentre in California c’è la green economy.  Avete visto che ha chiesto di incontrare Trump e Trump gli ha risposto che incontra solamente capi di Stato? Dovrebbe abituarsi, Renzi, ad essere un semplice cittadino. Non è che se io vado in America chiedo di incontrare Trump. Renzi oggi è un semplice cittadino, se ne ricordi”.

Sull’inchiesta legata agli appalti Consip Paola Taverna la pensa così: “Se è tenuta nascosta da molti media a parte il Fatto Quotidiano? Assolutamente, non se ne è parlato e non se ne parla. E’ una notizia che i giornali non trattano”.

Sulla stampa e i media Paola Taverna va giù duro: “Il 15 febbraio Errani ha detto che non esiste un progetto per la ricostruzione, qui fanno le pulci alla Raggi perché in sette mesi non è riuscita a cambiare Roma dopo 40 anni che l’hanno distrutta e in sette mesi questi non sono riusciti a fare un progetto di ricostruzione, non ci sono le casette, non ci sono le stalle, non c’è nulla. E lo dice il commissario per la ricostruzione, non il Movimento Cinque Stelle. Questa è la stampa italiana. Di una notizia di 2.7 miliardi che potrebbe essere uno scandalo immenso all’interno della Consip, che coinvolge Lotti, il padre di Renzi, non si dice niente”.

Sull’attuale situazione politica: “Da una parte c’è il popolo, che noi umilmente cerchiamo di rappresentare, dall’altra parte invece sono tutti uguali. Ci sono 350 parlamentari che hanno cambiato casacca. Se siamo convinti di poter raggiungere il 40%? Non sono così vanitosa da immaginare che il Movimento possa raggiungere il 40%, è una soglia altissima, sarebbe veramente un plebiscito, però non capisco come si faccia a dare ancora fiducia a queste persone. Noi almeno ci stiamo provando. A quelli non frega niente del Paese, ora pensano a rimettere il culo sulle poltrone nella prossima legislatura”.

Su Roma: “Grillo viene a Roma periodicamente, questi sono momenti importanti per il Movimento Cinque Stelle. Governiamo una città, abbiamo delle scelte immense da fare, dei problemi incredibili da superare che ereditiamo da un’altra politica. E’ normale che Grillo venga a Roma, sarebbe strano il contrario. Beppe fa bene a venire a Roma e a dare sostegno alla giunta Roma. Ha detto che Roma sarà il più grande successo per il Movimento Cinque Stelle, noi lo speriamo. Era da tanto tempo che non vedevo le macchinette che passano a lavare le strade, vedo con quale passione e con quale voglia si sta provando a lavorare, abbiamo fatto degli errori, abbiamo chiesto scusa, andiamo avanti”.

Sullo stadio della Roma questo il commento di Paola Taverna: “Adesso sembra che l’unica cosa importante sia lo stadio della Roma. C’è una pressione mediatica che non è sana, non è normale. Creerà l’effetto contrario, ormai le persone non sono più impotenti rispetto alla falsità della comunicazione. Tanto ormai siamo agli sgoccioli, credo che Virginia e la Giunta si esprimeranno se non oggi a brevissimo. Così poi magari si parlerà del fatto che Roma non esplode più di rifiuti“.