Maturità 2018. Parlano gli studenti. Cosa cambierà rispetto al passato? L’eliminazione della terza prova, le modalità di ammissione all’esame, e il modo in cui andranno in scena gli orali: via la classica tesina i maturandi dovranno parlare del progetto di alternanza scuola lavoro e della relativa esperienza che ne hanno maturato

Maturità 2018: più facile o più difficile rispetto al passato? Gli studenti che saranno chiamati ad affrontarla sono concordi. Sulla carta, è più facile. Ed i motivi sarebbero questi: via l’obbligo di avere tutte sufficienze per essere ammessi agli esami, basterà avere la media del 6. Via anche la tanto temuta terza prova. Il quizzone che ha turbato i sonni di generazioni di maturandi va in pensione lasciando spazio alla prova invalsi, uguale per tutti gli indirizzi.

A preoccupare gli studenti in vista della Maturità 2018, però è il cambiamento riservato alla prova orale. Addio tesina con relativo argomento a piacere, a dominare l’orale sarà il progetto di alternanza scuola lavoro.

Mentre alcuni tra i maturandi di quest’anno mugugnano sentendosi particolarmente sfavoriti rispetto ai loro colleghi, c’è comunque da dire che anche chi sosterrà l’esame di maturità nel 2018 ha di che preoccuparsi.

Annalisa, studentessa al quarto anno del liceo scientifico, mette le mani avanti: “Maturità 2018? Ho timore esca fisica nella seconda prova e poi i professori pensando ad un esame più facile potrebbero decidere di farci domande più specifiche”.

Le fa eco Tommaso, 17 anni, anche lui al penultimo anno di liceo scientifico: “Saremo i primi a fare questo nuovo esame di Stato, sarà tutto nuovo, brancoleremo nel buio”.

Arianna, 17 anni, liceo linguistico parlando della maturità 2018, osserva: “Agli orali dovremo parlare per 40 minuti del progetto di alternanza scuola lavoro, ma essendo questa una cosa nuova non è stata bene organizzata e questa disorganizzazione potrebbe andare a nostro discapito. Ci è capitato di fare cose non inerenti al nostro indirizzo”.

A proposito di alternanza scuola lavoro, da segnalare quanto ricorda Irene: “Siamo stati all’archivio storico dell’Eni, ma non sapevano cosa farci fare e alla fine abbiamo fatto una ricreazione di 40 ore”.

Conclude Giulia: “Maturità 2018 e alternanza scuola lavoro, il nostro anno è quello su cui si è sperimentato. Questo potrebbe non essere un vantaggio”.