In tanti considerano il giorno di San Valentino stupido, ingombrante e superfluo, utile solo a far crescere il PIL, e riempirsi casa di quisquiglie. Tanto i genitori, o le coppie, che si amano dovrebbero celebrarsi tutti i giorni, a che serve aspettare metà febbraio? Effettivamente il ragionamento non fa una grinza, ma in quanti modi può declinarsi l’amore? E’ solo col partner? Cosa amiamo e come decliniamo l’affettuosità per le relazioni che ci fanno stare bene? Paola Vinciguerra, presidente di Eurodap, a #genitorisidiventa ha parlato di relazioni amorose come rapporti di scambio, tra persone, non obbligatoriamente in coppia.

Il 14 febbraio, come le altre ricorrenze, è “un giorno di scambio, un momento in cui fermarsi a riflettere. Bisogna dare un valore all’amore, di scambio” queste alcune definizioni rilasciate dalla Vinciguerra su Radio Cusano Campus. “In questa giornata viene solo considerato l’amore di coppia, ma è un errore. Possiamo celebrare l’amore per i figli, per un’amica, quello tra fratelli. Vorrei che fosse la festa non solo degli innamorati intesi come coppia, ma degli innamorati in generale. L’amore non è solo col partner, col fratello, è anche sorridere con gentilezza ad una persona in difficoltà, questo parte dall’amore per se stessi. Quelli che oggi si trovano in una situazione di solitudine dovrebbero riflettere sulla loro condizione, sulla loro vita, e sulla possibilità di donare e di scambiare. Si può scambiare con chiunque non solo con una persona speciale”, ha aggiunto subito dopo la psicoterapeuta. Quanto all’educazione all’amore di cui i genitori dovrebbero preoccuparsi, in relazione ai figli, ha detto: “Troviamo un’adolescenza molto edonistica, priva della capacità di scambio. Educare i figli allo scambio significa rendersi conto che attorno a loro ci sono altre persone.”

Ascolta qui l’intervista integrale