Il danno che può creare una squalifica nel calcio è incalcolabile. Non solo per l’immagine di una squadra o per l’aspetto meramente sportivo di non essere in campo nei match successivi. Nel caso di Mauro Icardi, per esempio, la sua assenza avrebbe potuto essere più grave dei tre punti. Perché c’erano di mezzo l’amore di un padre e la passione per un campione di un figlio e il rischio che tutto questo finisse in frantumi. Per fortuna, però, l’uso del condizionale non è causale. Tutto s’è risolto, tutto è andato a buon fine. Ecco cosa è successo il giorno della squalifica di Mauro Icardi che, dalla tribuna, ha segnato il gol più bello.

Come si fa a segnare il gol più bello della carriera dalla tribuna? Bisogna essere campioni e Mauro Icardi lo è. Si tratta di una storia, una bella storia, che vede un papà comprare due biglietti per la partita dell’Inter per portare il figlio a vedere il “suo” Maurito. Ma l’argentino viene squalificato e allora la richiesta in pieno panico via Twitter a Wanda Nara:

“Purtroppo sappiamo che il destino ci è avverso ma ti chiedo se fosse possibile realizzare il sogno di mio figlio in qualche modo… il sogno di un bimbo di 7 anni che vede in Mauro il suo unico EROE. Parla di Mauro 24h al giorno e non potergli permettere di vederlo dal vivo mi strazia il cuore. Ti chiedo aiuto. Grazie di cuore e scusa il disturbo. Un papà che crede nei sogni”

E la risposta? E’ che Mauro Icardi segna il suo gol più bello. Quello mostrato dal papà in questione nel suo profilo Twitter: