Il parlamento di Tobruk, nell’Est della Libia, ha giudicato “nullo” l’accordo sulla lotta contro l’immigrazione clandestina firmato la scorsa settimana tra l’Italia e il governo libico di unità nazionale. Tobruk ritiene che non vi sia “alcun obbligo morale o materiale” a rispettare l’accordo, perché il Gna e il suo primo ministro, Fayez al-Sarraj, “non hanno personalità giuridica nello Stato libico”.
Un altro ostacolo dunque nell’attuazione dell’intesa raggiunta da Gentiloni e Sarraj, che ha incassato il sostegno dell’Unione Europea, ma che rischia comunque di naufragare di fronte alle numerose difficoltà legate alla caotica situazione politica in Libia.
Come spiega la giornalista esperta di Libia, Nancy Porsia, ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo” su Radio Cusano Campus: “Intervenire quando le controparti libiche non hanno ancora trovato un equilibrio interno, significa cadere nella trappola delle alleanze trasversali libiche, e quindi per l’Italia perdere qualsiasi credibilità nel paese. Il Governo designato con la mediazione delle Nazioni Unite non ha controllo sul territorio”.