Ha colpito tutti la lettera di Michele perché parla di noi, della nostra società, del nostro male moderno. La commenta in diretta lo scrittore Giovanni Arduino, autore del libro “Schiavi di un Dio minore”, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco cos’ha detto in diretta su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.

Michele si è tolto la vita. Si è tolto la vita ed ha lasciato le sue amarezze in una lettera che sta facendo il giro del web. Ne ha parlato a Radio Cusano Campus lo scrittore Giovanni Arduino, autore del libro “Schiavi di un Dio minore”. Ecco i passaggi chiave della sua diretta:

In merito alla lettera di Michele, trentenne di Udine che si è tolto la vita: “Non mi sono fatto un’idea in particolare, me ne sono fatte tante. Non vorrei diventasse una specie di tormentone, perché è troppo facile che si trasformi in questo almeno su internet. E’ qualcosa di molto grande, di molto importante. Per citare un famoso fumetto di Andrea Pazienza e Marcello D’Angelo “è il segno di una resa invincibile” questa lettera. Mi sono fatto un’idea invece su chi ha commentato questa lettera e mi sono trovato di fronte a quello che purtroppo già sapevo, avendo scritto “Morti di fama”, un libro sulla microfama da internet. Mi aspettavo commenti del genere, ma soltanto in parte. C’è stata una reazione fortissima a questa lettera, reazione anche di persone giovani, del tipo: brutto idiota, potevi non farlo e rimboccarti le maniche. Bisogna avere un rispetto nei confronti delle parole del ragazzo e in generale nei confronti della morte. O si tace, o si cerca di dire qualcosa di serio, non certe boiate che ho letto. Anche le reazioni a caldo di alcuni esponenti politici mi fanno solo ridere. Una cosa si può dire: se tu prendi a bastonate gli asini, o meglio quelli che ritieni asini, alla fine li ammazzi”.

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