Fanno molto discutere le liste nere di Di Maio. Per certi versi fonte di satira, per altri fonte di preoccupazioni serie. Ha la sua precisa posizione Vittorio Feltri, Direttore di Libero, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco come ha analizzato la situazione il giornalista su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.
Diventa difficile accusare i giornalisti quando è la Magistratura ad accusare Virginia Raggi. Resta il fatto che il Movimento 5 Stelle reagisce creando, tramite Di Maio, delle liste nere sui giornalisti che criticano. Dice la sua il Direttore di Libero Vittorio Feltri. Ecco i passaggi chiave su Radio Cusano Campus:
Riguardo la lista dei giornalisti ‘diffamatori’ presentata da Di Maio all’OdG: “Ho potuto verificare che la politica si comporta come i tifosi di calcio. Se la loro squadra vince la partita l’arbitro è bravo, se invece la loro squadra perde l’arbitro è cornuto, corrotto. Non prendo molto sul serio queste sparate, certo mi dà fastidio che venga coinvolto l’ente dell’ordine dei giornalisti che è un ente inutile, anzi dannoso, che esiste solo in Italia. In sostanza la stampa è come uno specchio, riflette la realtà, che può essere più o meno deformata, c’è chi fa bene il suo mestiere e chi lo fa male, ma questo è normale. Non è normale che un politico compili una lista di proscrizione per giornalisti che secondo lui si sono comportati male. Se poi il riferimento è alla polizza di Romeo, lo sanno anche i sassi che Virginia Raggi ha ricevuto una polizza assicurativa di circa 30mila euro, che è anche una cifra da barboni. Sono cose che sono state scritte da tutti e per cui la sindaca è stata anche interrogata dalla magistratura. La cosa che più mi stupisce è che il Presidente dell’Ordine dei giornalisti Iacopino abbia chiesto a Di Maio di segnalargli i nomi dei cronisti che si sarebbero macchiati di diffamazione. Siamo di fronte a gente che dovrebbe avere la testa sulle spalle e che invece ha un fiasco sulle spalle. Non mi pare che in questo caso specifico della Raggi ci siano state invenzioni o esagerazioni di alcun tipo da parte della stampa”.
Sulla situazione politica italiana: “Il Pd al proprio interno registra liti furibonde per la leadership. Sappiamo che il vecchio rottamatore Renzi adesso viene contestato da quelli che l’avevano portato in palmo di mano, quindi la situazione nel Pd è veramente precaria, si parla addirittura di una scissione. Anche nel M5S si discute, si litiga e non tutti sono d’accordo con la linea adottata dal Movimento. Queste liti possono anche essere negative ai fini elettorali. I consensi cominciano a scendere. Poi abbiamo il centrodestra che potrebbe approfittare della situazione, ma anche lì è un gran casino: da una parte abbiamo FI che è un partito europeo, tant’è che Tajani è diventato Presidente del Parlamento Europeo, e c’è la Lega di Salvini è anti-europeista. Se ci aggiungiamo la Meloni con i suoi FDI e poi ci mettiamo Verdini e Alfano, siamo di fronte a 5 soggetti che difficilmente potrebbero andare d’accordo e trovare un punto comune per presentarsi alle elezioni come un movimento compatto. Non penso che ci possa essere dell’ottimismo da questo punto di vista. Siamo nel caos più totale”.