Si parla molto dello spread ma non tutti lo fanno a proposito. Scioglie le nebbie sul tema il Prof. Giacomo Vaciago, docente di Economia monetaria all’Università Cattolica di Milano, durante il suo intervento ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco cos’ha detto sullo spread e sull’Europa più in generale su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.

Lo spread oscilla sulle nostre teste da molto tempo. Ci spiega qualcosa in più sulla sua natura e sullo stato dell’Europa il Prof. Giacomo Vaciago, docente di Economia monetaria all’Università Cattolica di Milano. Ecco i passaggi chiave della sua intervista:

Su cosa sia lo spread: “E’ un termometro della tensione. Quando c’è un problema, il vecchio caro spread lo misura. Sono saliti un po’ tutti, quello francese più del nostro. Lo spread cresce perché ci sono problemi irrisolti in Europa, a partire dal sistema bancario e dalle politiche fiscali. E il primo è la carenza di visione strategica complessiva”.

Circa l’euroscetticismo: “Quando hai problemi che la politica non sa risolvere servono i capri espiatori. In questo momento tutti parlano dell’Europa come se fuori dall’Europa si stesse bene, cosa che ovviamente è tutta da dimostrare. Quelli che credono a questo scenario sono quelli alla Trump, che con muri nuovi risolvono problemi vecchi. Trump ha vinto le elezioni promettendo un muro tra Usa e Messico. Brexit è la stessa idea di Londra per non applicare Schengen”.

Sugli errori di noi europei: “Dovremmo smetterla di pensare che da un lato c’è l’Italia, dall’altro l’Europa. L’Europa siamo ancora noi. Il problema è se trasferiamo a Bruxelles i nostri pregi o i nostri difetti. L’Europa sognata dai nostri padri era fatta del meglio di ciascun Paese. L’Europa che è la somma dei difetti di ciascun Paese è un incubo”.

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