Non si parla d’altro nel settore dell’Economia e non solo. La Blacklist dei debitori delle banche avrà i nomi o no? Essendo prossima una soluzione la curiosità cresce. Spiega la sua il Sottosegretario dell’Economia e delle Finanze Pierpaolo Baretta che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco i passaggi chiave di questa bella intervista su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.
Come funzioneranno le Blacklist dei debitori delle banche? Intanto c’è bisogno di scattare una fotografia del presente e lo fa il Sottosegretario dell’Economia e delle Finanze Pierpaolo Baretta. Di seguito i passaggi chiave delle sua diretta su Radio Cusano Campus:
Sullo stop del Senato alla blacklist dei debitori delle banche: “Nella discussione che si è sviluppata in Senato si è visto che la questione dell’elenco nominativo non risolveva la questione di conoscere i profili finanziari dei debitori, perché la proposta dei nomi non ci dava il comportamento della banca, diceva solo che il signor x è insolvente. E’ stato quindi approvato in commissione un emendamento che consegna periodicamente alla commissione tutti i profili di rischio dei debitori, in maniera tale che indipendentemente dai nomi e i cognomi, si abbia a disposizione esattamente la situazione. Il che consente di capire non solo quanti sono i debiti, ma anche se i responsabili della banca hanno fatto una gestione corretta o meno. Se poi da questi dati emergeranno anche profili di irregolarità è chiaro che la magistratura potrà procedere. A noi interessava mettere a disposizione dei dati finora inediti per comprendere la situazione”.
Sul possibile cambio di rotta: “Non c’è un cambiamento di rotta, verranno offerti al Parlamento tutti i profili di rischio, non necessariamente collegati a nome, cognome e indirizzo. Noi offriamo il profilo di rischio del debitore al Parlamento. Non tutti i debitori lo sono per responsabilità diretta”.
Sullo spread. “E’ un segnale d’allarme, non solo italiano –ha spiegato Baretta-. E’ chiaro che questo è un anno elettorale in molti Paesi, il clima si sta ravvivando, tenendo conto anche delle forti spinte populiste presenti nel mondo. L’Europa deve reagire per non restare schiacciata fra Trump e Putin”.