Non c’è pace a Roma. Scandali ogni settimana. L’ultima è la polizza intestata a Virginia Raggi che Romeo avrebbe intestato alla Sindaca a sua insaputa. E’ una storia nebulosa che fa molto discutere. Dice la sua anche Stefano Fassina di Sinistra Italiana che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Di seguito i passaggi chiave dell’intervista del politico su Radio Cusano Campus.

E’ spuntata una polizza assicurativa a nome del Sindaco Virginia Raggi ma lei non ne sapeva nulla. L’ha accesa Romeo. La cosa fa discutere e forse anche un po’ paura. Ecco il pensiero di Stefano Fassina di Sinistra Italiana:

Sulla vicenda della polizza vita alla Raggi: “Siamo molto preoccupati, ogni settimana c’è una vicenda che concentra l’attenzione del sindaco con questioni che hanno poco a che fare con i drammi che vivono i cittadini romani. Da luglio è un susseguirsi di distrazioni, abbiamo bisogno di voltare pagina. Abbiamo chiesto alla sindaca di venire in assemblea per spiegare cosa intende fare per la città”. 

Sul piano politico: “Al di là delle responsabilità penali e amministrative, io la guardo sul piano politico e dico che Marra, Romeo e Muraro fanno parte dello stesso giro. Chi si candida per una discontinuità non nomina come assessore la Muraro  e lo stesso vale per Marra, che era un personaggio con un curriculum politico molto esplicito. Tutti e tre fanno parte di un mondo, di un circuito che ha una connessione politica e affaristica molto chiara. E’ lo stesso mondo che interagiva anche prima con il potere di Roma, in particolare con una parte della destra romana. Ma è rilevante non tanto la collocazione politico, quanto il fatto che è un percorso caratterizzato da disastri che questa amministrazione ha ereditato, quindi è davvero incomprensibile che si sia scelto di puntare su queste persone”. 

Sulle possibili dimissioni: “Noi siamo garantisti davvero, non a giorni alterni come i 5 stelle. Se ad altri fosse successa la metà di quello che è successo alla Raggi, avremmo avuto la forca in piazza del Campidoglio ad attendere lo sventurato sindaco. Non chiediamo le dimissioni della sindaca, chiediamo un chiarimento politico e un’amministrazione concentrata sulle urgenze e i problemi di Roma. Per questo il sindaco deve venire in aula e spiegare cosa intende fare”.

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