Tutto in un giorno: mentre la Raggi viene sentita dai giudici, il Comune a guida Movimento 5 Stelle boccia, per ora, il progetto per la costruzione dello stadio della Roma, pur lasciando aperto più di uno spiraglio; in sostanza, i grillini chiedono modifiche al progetto originario approvato dalla Giunta Marino. In una nota ufficiale della Regione Lazio si legge: “In data odierna, l’Amministrazione comunale di Roma Capitale ha consegnato alla Regione Lazio le valutazioni sul progetto dello ‘Stadio della Roma’. Il parere unico di Roma Capitale sul progetto definitivo dello Stadio della Roma è non favorevole”. Il Campidoglio precisa che alla base della decisione negativa ci sono criticità riguardo la sicurezza stradale e idraulica. Si parla inoltre di carenze su parcheggi, viabilità e trasporto pubblico nonché carenza documentale (nella foto in home-page il progetto dello stadio della Roma. Nella foto a sinistra il sindaco Raggi e il presidente della Roma Pallotta sul balcone del Campidoglio in occasione di un recente incontro tra i due). In sintesi, l’amministrazione comunale fa sapere che: “Dall’esame della documentazione è emerso che il progetto definitivo in questione risulta non idoneo. Resta comunque la disponibilità ad andare avanti per analizzare il dossier; per questo è stata chiesta una proroga di 30 giorni della Conferenza dei servizi”.
Le richieste del Campidoglio per il “progetto Stadio”. Per arrivare ad un parere favorevole sul progetto di realizzazione dello stadio della Roma, la giunta Raggi chiede quanto segue: “Adeguati livelli di sicurezza stradale, veicolare e pedonale, adeguati ‘livelli di servizio’ delle infrastrutture stradali (rotatorie, intersezioni, svincoli, rampe, accessi e svincoli dai parcheggi etc)”. E ancora: “Completare la documentazione progettuale e colmare le carenze di contenuti, definendo poi il perimetro delle zone gia’ soggette a rischio per eventi idraulici”.
L’interrogatorio di Virginia Raggi per il caso Marra. La Raggi, accusata di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico, è stata sentita oggi dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Francesco Dall’Olio, titolari dell’inchiesta sulla nomina del fratello di Raffaele Marra, Renato, alla direzione del dipartimento Turismo del Campidoglio. Ricordiamo che l’indagine sul sindaco di Roma nasce dall’acquisizione da parte della Procura del parere con cui l’Autorita nazionale anticorruzione aveva evidenziato un conflitto di interessi nella stessa nomina. L’accusa di abuso d’ufficio per la Raggi e per l’ex capo del personale del Campidoglio, deriva dall’aver scelto Renato Marra per il ruolo dirigenziale senza una adeguata comparazione dei curricula di altre persone. Inoltre, Virginia Raggi risponde di falso perché avrebbe detto al responsabile anticorruzione del Campidoglio di aver agito in assoluta autonomia.
Virginia Raggi interrogata in un luogo segreto. Il deputato Carlo Sibilia (M5S) parlando in occasione del piano Lupi, a proposito dell’interrogatorio del sindaco di Roma in un luogo diverso dalla Procura, un luogo tenuto segreto, ha dichiarato: “Mi sembra strano ma sono scelte che fa la magistratura e la magistratura fa il suo corso: lasciamoli tranquilli”. E c’è già chi parla di imminenti dimissioni della Raggi da sindaco. Roma a breve tornerà alle urne per scegliere il nuovo primo cittadino?