Scende in campo Giulia Innocenzi. Per difendere Bello Figo ma, più in generale, il diritto alla libertà d’espressione. Contattata questa mattina da Radio Cusano Campus, intervenendo nel corso di ECG Giulia Innocenzi ha dichiarato: “Al di là di quello che faccia o meno Bello Figo, al di là del fatto che possa o meno piacere, qui non stiamo discutendo della sua qualità artistica, qui stiamo dicendo che c’è una persona cui è impedita la libertà d’espressione, un principio che evidentemente non abbiamo a cuore in Italia. Oggi succede a Bello Figo – argomenta Giulia Innocenzi – domani potrebbe succedere a chiunque. Vi sembra normale che da parte dei politici nessuno abbia ancora detto niente”.
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Giulia Innocenzi su Bello Figo e le minacce che sta ricevendo su Facebook: “Io sto seguendo la questione di Bello Figo già dal primo concerto annullato. Già lì, annullare un concerto perché delle persone scrivono dei commenti su Facebook o minacciano i gestori del locale, è inquietante. Adesso siamo al quarto concerto annullato e questo sempre per delle minacce ai gestori del locale che non ritengono di avere la sicurezza necessaria per fare un concerto. Ma stiamo scherzando? Viviamo davvero in un Paese- si chiede Giulia Innocenzi -dove non è possibile far esibire una persona, che sia un cantante, un attore o un cittadino qualunque, perché ci sono quattro facinorosi che fanno delle minacce?”.
Giulia Innocenzi sui commenti che le sono stati dedicati su Facebook: “Tra poco andrà tutto nelle mani della polizia postale. Da qualche anno sono bersaglio dell’odio della rete, le donne sono tra i cinque bersagli più abituali, insieme ai neri. Stavolta ho deciso di farmi un bel faldone e di denunciare tutto, anche perché questi fascisti di Avanguardia Nera hanno già cancellato il post che mi riguardava. Ho fatto tutti gli screenshot, andrà tutto in mano alla polizia postale. Chiedo che il Ministero degli Interni dica qualcosa su quello che sta succedendo, mandate una pattuglia della polizia dove si esibisce Bello Figo, ma fate fare un concerto. Altrimenti si afferma che in Italia non vale più lo Stato di Diritto, ma vale lo Stato della forza e della violenza. E poi non posso più accettare commenti di questo tipo, ormai i social sono diventati una fogna a cielo aperto”.