A volte ritornano. Specialmente se sei bravo. Ecco perché Luca Telese è prossimo ad una nuova avventura a La7, dove già aveva avuto i suoi successi, con una trasmissione di cronaca intitolata “Il Bianco e il Nero”. Lo racconta lui stesso ospite del cantautore Bussoletti nella sua trasmissione su “Lingue a Sonagli” in onda su Radio Cusano Campus. L’occasione è stata buona anche per parlare del passato inclusa non felice esperienza del quotidiano “Pubblico”. Ecco i passaggi più importanti della diretta sull’emittente dell’ateneo.
Sulla disfatta di “Pubblico” che lui fondò: “E’ stata un’avventura in cui ho perso tutti i miei risparmi che allora ammontavano 100mila euro. Fu un disastro personale perché il giornale, che ambiva ad essere indipendente, doveva vendere 8mila copie per avere successo ed invece si assestò su 4mila e chiudemmo. Questo è un paese in cui non puoi sbagliare, non te lo perdonano. In America, invece, chi ha un fallimento alle spalle è considerato più saggio di chi prova per la prima volta. Basta pensare a Steve Jobs che aveva ripetutamente fallito a 40 anni”.
Sulla canzone “Selvaggia Lucarelli” caso web con oltre 700mila views su Youtube: “Penso che il pezzo sulla Lucarelli sia geniale e che sia destinato al successo”.
Su Tommaso Labate: “E’ motivo di orgoglio aiutare le persone valide a fare strada nella carriera. Molti misurano il successo solo su sé stessi mentre per me, come pensavano i vecchi professori universitari, ha peso anche vedere chi cresce grazie ai miei consigli. Labate era già un bravo giornalista quando è arrivato a “Pubblico” ed ora è un cronista di punta del Corriere della Sera. Mi piace pensare che anche la mia esperienza sia servita a farlo crescere”.
Su Piero Chiambretti che lo cacciò dalla trasmissione: “Mio dovrebbe chiedere scusa? Ma no, tra noi c’è una grande amicizia. Lui era ed è un grande perfezionista, un sabaudo introverso, ed aveva ragione quando mi acciò perché sbagliai io a non fare quel che mi chiese. Ho imparato tante cose sulla tv proprio da lui” .
Sull’UniCusano Fondi: “Un consiglio per i ragazzi? Mi viene in mente la storia di Pisacane, a cui a 14 anni fu pronosticata una rara sindrome che lo avrebbe dovuto paralizzare e che invece è passato dalla Serie C alla B con l’Avellino e che poi è arrivato in Serie A col Cagliari ottenendo, dal Guardian, il titolo di miglior giocatore europeo. Ogni calciatore dell’UniCusano Fondi, poi, dovrebbe tenere a mente lo splendido monologo di Al Pacino nel film “Ogni maledetta domenica”, magistralmente eseguito in doppiaggio dal nostro Giancarlo Giannini, in cui si sostiene che “nella vita sono i centimetri che fanno la differenza, tutti sommati insieme creano la distanza tra chi era nella possibilità di vincere e chi non era nella possibilità di vincere”. Sono sicuro che queste parole porteranno la squadra a giocarsi, tra qualche anno, la Supercoppa a Dubai”.