In occasione del 72° anniversario della scoperta degli orrori di Auschwitz-Birkenau (27 gennaio 1945), a “La Storia Oscura” su Radio Cusano Campus sono state approfondite la storia (nella foto a sinistra: Auschwitz fotografato dai soldati sovietici nel giorno della liberazione dei pochi superstiti) e l’attualità del campo di sterminio simbolo della Giornata della Memoria. La Radio dell’Università Niccolò Cusano si è collegata con la Polonia con Oswiecin (il nome polacco di Auschwitz) per intervistare Michele Andreola, guida italiana che lavora da anni ad Auschwitz-Birkenau. Andreola ha evidenziato il boom di visitatori registrato l’anno scorso: “Nel 2016 abbiamo avuto oltre 2 milioni di visitatori, tra cui circa 145 mila italiani. E la cosa bella è che tra i visitatori italiani e quelli stranieri, il 60-70% sono giovani. In particolare da gennaio fino ad aprile, con le visite di molte scuole”.
“I giovani si comportano meglio e sono più interessati di molti adulti”. Michele Andreola, guida italiana ad Auschwitz-Birkenau (nella foto a sinistra, turisti in visita ad Auschwitz-Birkenau oggi), si è soffermato poi sul comportamento dei visitatori italiani al campo di sterminio: “Devo dire che complessivamente si comportano bene e tranne qualche deprecabile eccezione non mancano quasi mai di rispetto a questo luogo della memoria. Ma anche su questo punto ripeto, ho notato e continuo a notare una grande differenza tra quello che è l’approccio alla visita di un giovane che dimostra molto più interesse di una persona adulta. I giovani sono quindi molto più interessati, molto più partecipi e rispettosi degli adulti. Purtroppo, sono proprio gli adulti quelli che mancano di rispetto magari facendosi foto o selfie davanti alla scritta ‘Arbeit Macht Frei’ o ai pali per le torture”.