Antonio Marchesi, Presidente di Amnesty International Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo” su Radio Cusano Campus, durante lo speciale dedicato a Giulio Regeni.

Ad un anno dalla morte del giovane ricercatore friulano, “la verità è ancora lontana e bisogna continuare a cercarla” ha affermato Marchesi, che ha partecipato alle manifestazioni in ricordo di Giulio Regeni tenutesi a Roma mercoledì 25 gennaio.

“Il governo italiano ha dato una risposta sicuramente importante lo scorso aprile richiamando l’ambasciatore italiano a Il Cairo –ha affermato Marchesi-, però da allora non è successo molto. Noi vorremmo che si prendessero in considerazione altre ipotesi o quantomeno che non si facessero dei passi indietro. La verità è ancora lontana, comincia ad emergere qualcosa, ma sarebbe intempestivo rimandare l’ambasciatore a Il Cairo adesso perché sarebbe un segnale che le autorità egiziane accoglierebbero come una sorta di chiusura della vicenda”.

Riguardo il video dell’ultima conversazione tra Giulio Regeni e il capo del sindacato egiziano degli ambulanti Mohamed Abdallah. “Quello che colpisce -ha osservato Marchesi – è che Abdallah ha detto di aver segnalato questo video al Ministero dell’interno egiziano e lo ha detto con un tono patriottico, sostenendo che Giulio faceva domande troppo insistenti. E visto l’epilogo della vicenda, questo atteggiamento di Abdallah è piuttosto agghiacciante”.

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