Si è più volte occupata del caso Garlasco la trasmissione “Legge o Giustizia” del nostro Matteo Torrioli. D’altronde è un delitto complesso e ancora irrisolto. Lo sa bene l’avvocato Daniele Bocciolini che ieri sera si è impegnato a fare chiarezza sulla vicenda relativa al delitto di Garlasco e alle nuove rivelazioni riguardanti Andrea Sempio. Ecco cos’ha detto di rilevante nella sua intervista.
Sul delitto Garlasco ci sono molte voci che parlano. Le svolte del caso sono numerose e nuove ce ne sono dietro l’angolo. Intanto circa la vicenda relativa al delitto di Garlasco e alle nuove rivelazioni riguardanti Andrea Sempio fa luce l’avvocato Daniele Bocciolini. Ecco cos’ha detto a Radio Cusano Campus:
Sulla natura di questa dichiarazione: “Tutto è partito da una notizia riportata male da un organo di stampa e tutti gli “esperti” hanno cavalcato l’onda dicendo che l’istanza di revisione della difesa era stata rigettata”.
Su eventuali errori nella faccenda: “Ce ne sono due. Il primo è che non è mai stata presentata formalmente un’istanza di revisione della difesa di Stasi. Il secondo è che l’istanza di revisione non è stata rigettata, perché è stato dichiarato il non luogo a provvedere”.
Più nello specifico: “L’inchiesta nei confronti di Andrea Sempio nasce da un esposto, denuncia querela della mamma di Stasi presentata alla Procura di Pavia, sulla base delle indagini svolte dai loro difensori. Si è fatto l’esposto sul dna, sulle telefonate e sul famoso scontrino. Sono elementi che vanno accertati. I legali di Stasi, invece, hanno presentato un’istanza alla procura generale di Milano, non al procuratore di Pavia. Hanno presentato le stesse indagini difensive portate dalla mamma di Stasi a Pavia, ed hanno lasciato alla Procura Generale di Milano la valutazione se presentare o no autonomamente istanza di revisione del processo. L’istanza di revisione, tecnicamente, può presentarla o la Procura Generale o i difensori del condannato in via definitiva, muniti di procura speciale. La Procura Generale di Milano non ha presentato la richiesta autonoma di revisione, ma ha trasferito gli atti alla Corte d’Appello di Brescia che doveva valutare, quindi, se aprire e rivedere il processo d’ufficio. La Corte d’Appello parla di non luogo a provvedere, quindi, perché l’istanza di revisione non è stata presentata dai soggetti legittimati. Questa istanza di revisione non è stata presentata formalmente né dalla Procura Generale né dalla difesa di Stasi, quindi dallo studio legale Giarda. Tra l’altro si è fatta confusione anche tra il non luogo a provvedere e quello a procedere”.
Su un’eventuale mancanza di Giarda, della Procura Generale o di tutti e due: “Non c’è nessun tipo di colpa da parte di nessuno. Quella di Giarda è una scelta strategica. Non voglio fare una sviolinata all’avvocato ma Giarda ha fatto una scelta che dimostra sensibilità giuridica. Da una parte c’è l’esposto fatto dalla mamma a Pavia; dall’altra ha fatto un’istanza allegando le indagini difensive svolte, aspettando il procedimento penale nei confronti di Andrea Sempio per fare poi la sua istanza di revisione. Le indagini nei confronti di Sempio continuano. I giornalisti hanno dato una notizia inesatta. Sembrava che il caso fosse chiuso. Tra due settimane, infatti, lo studio legale Giarda presenterà formalmente la prima istanza di revisione”.