Respirare bene è l’unica strategia possibile per trovare la calma mentale. Stare sereni significa anche essere felici. E’ tempo di smettere di rincorrere, a tutti i costi, sogni impossibili, alla ricerca spasmodica di una ricompensa emotiva importante. Il problema della mindfulness per bambini è che riuscire a trattenerli immobili e in silenzio, per un certo tempo, non è cosa facile. “Va declinata come un gioco, la meditazione per i bambini”, dice Maria Beatrice Toro, psicoterapeuta, e autrice del libro “Crescere con la mindfulness”, Franco Angeli.
“La meditazione la associamo ad una posizione seduta e immobile, è presenza a ciò che si sta facendo. Con la mindfulness il bambino viene rafforzato nella sua capacità di essere presente, ovvero stare con la mente e con il cuore in quello che sta facendo in quel momento. Cosa che nella nostra società è diventata più difficile perché i bambini sono esposti a fare tante cose tutte insieme; ovvero il multitasking, cosa che sulla mente dei bambini non ha buoni effetti. […] Stressiamo i bambini per non far sentire loro una legittima tristezza, che può pure essere educativa. […] Per il bambino rallentare il respiro può essere ottenuto attraverso il gioco delle bolle di sapone: soffiare lentamente fino a fare bolle sempre più grandi, è il modo per il bambino per gestire il respiro. […] Si potrebbe preparare una colazione. Far finta che il bambino sia un alieno arrivato da Marte e descrivere quali ingredienti potrebbero esserci, è un modo per fargli enfatizzare la presenza sensoriale”, ha aggiunto Maria Beatrice Toro durante la trasmissione #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus.
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